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Messaggio  Fashion Queen 93 Lun 3 Nov 2008 - 17:24

A seguito della discussione fatta nella mia classe(IB) con il prof. Salerno riguardo la riforma Gelmini e in particolare sulla questione delle classi differenziate, scrivo per precisare la mia posizione a riguardo sia perchè la riforma Gelmini è un argomento sul quale vorrei documentarmi, in qunto ritengo importante sapere cosa sta accadendo e cosa tanto indispettisce i miei coetanei, magari sentendo diversi pareri (anche da parte di persone senza dubbio più mature e più competenti di me in materia),sia perchè, purtroppo, la mia posizione a riguardo è stata fraintesa dai miei compagni di classe che non hanno avuto il riguardo di lasciarmi spiegare, esattamente come io avevo fatto con loro, mancandomi di rispetto (purtroppo il loro atteggiamento mi ha ferita particolarmente e per questo continuo a ribadire il concetto).
Come avevo accennato in classe, mi trovo favorevole a diversi aspetti della riforma Gelmini, uno di questi è l'aspetto che riguarda la nascita di classi differenziate per italiani e immigrati. Il perchè mi trovo d'accordo con ciò abbraccia l' idea esposta in classe dal prof.Salerno (permettere così ai figli di immigrati di poter meglio apprendere la lingua italiana prima ancora di stare al passo con il programma scolastico) ma con un'ulteriore motivazione, che forse non sono riuscita a spiegare come avrei dovuto in classe, che è la seguente: quando frequentavo la scuola media mi è capitato di sentir parlare degli scontri nati in alcune scuole italiane a proposito della presenza del crocifisso in classe in quanto gli stessi figli di immigrati che sono coinvolti nella riforma Gelmini chiedevano che questo simbolo della cristianità del paese venisse tolto dalle aule; per qualche tempo giornali e telegiornali si sono interessati alla questione,
che ha chiaramente causato scandalo, ma presto tutto è stato messo a tacere. Lo scorso anno con il lettore americano abbiamo affrontato la questione inerente alle discriminazioni tra bianchi e neri negli Stati Uniti e lui ci ha spiegato che nelle scuole americane non viene insegnata la religione in quanto questa può causare gravi scontri, dicendo"No religion, No problem".
Mettendo a confronto queste due realtà, sono giunta alla mia personale conclusione: due realtà culturalmente diverse, se non riescono a mescolarsi tra di loro, giungono sempre al conflitto e non è detto poi che questo conflitto possa sempre risolversi in maniera pacifica...non è quindi possibile vedere la riforma Gelmini non come una forma di discriminazione ma come, al contrario, un modo per evitare possibili scontri?
Forse traspare la mia confusione a riguardo di ciò che sta accadendo ma, come detto in apertura, voglio cercare di capire qualcosa in più sulla realtà che mi circonda, dato che leggere il decreto legge dal sito del parlamento e parlare con i miei compagni non mi ha aiutata affatto nè a capire nè a farmi una mia idea riguardo la tanto discussa riforma.
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Messaggio  Hirundo Hiberna Lun 3 Nov 2008 - 18:14

Trovo a dir poco vergognosa la proposta leghista di differenziare le classi in questo modo. Favorire l'integrazione non è affatto un desiderio di questo governo e la smettano di prenderci per i fondelli con motivazini didattiche dietro le quali si cela la xenofobia di più di uno dei partiti della coalizione al governo.
La didattica si deve differenziare, non le classi! E non è vero che ciò è logisticamente impossibile. Si sperimentino soluzioni di compresenza, si trovino alternative (e ce ne sono). I nostri studenti italiani non rimangono indietro rispetto al resto d'Europa a causa degli immigrati, vivaddio! Ci rimangono perché manca interamente un progetto di Scuola, un'idea di Scuola. La verità è che per trovare soluzioni didattiche adeguate al problema, occorre una classe docente preparata, motivatissima e ben selezionata, requisiti che al concorso a cattedre non sono stati richiesti.
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Messaggio  Rorò Lun 3 Nov 2008 - 20:06

Tra le varie proposte gelminiane,ritengo che quella delle classi ponte sia,didatticamente parlando, la più sensata!Penso che per un bambino straniero sia davvero diffiicile seguire le lezioni di storia,geografia e matematica,quando alle base non vi è una buona conoscenza della lingua italiana!Secondo me l' istituzione di queste classi ponte agevola in primis l' apprendimento dei bambini stranieri,consente alla classi di svolgere regolarmente i programmi, permette alle maestre di seguire meglio i bimbi stranieri e di lavorare normalmente con le altre classi!!!Non dimentichiamo inoltre che i bambini stranieri seguiranno lezioni differenziate solo per alcune ore,quindi avranno modo di integrarsi e socializzare!Cerchiamo di non sottovalutare i bambini,loro a differenza degli adulti colgono il meglio da ogni cosa e non vedono come noi il marcio ovunque.
Inoltre vorrei sottolineare che le "differenzazioni" a livello didattico sono sempre esistite ed esistono.Quando frequentavo la quinta elementare le mie maestre hanno deciso di creare 2 classi:una costituita dai bambini più bravi,l' altra dai bambini che avevano delle carenze!!!Le maestre hanno potuto svolgere con la classe più preparata un lavoro di potenziamento,con l' altra un lavoro mirato a colmare le lacune dei bambini!!!Questa scelta didattica è stata utile per tutti!!Ragazzi non vi è mai capitato di avere come compiti in classe della versioni differenti in base alle vostre capacità?Non vi è mai capitato di affrontare interrogazioni con gradi diversi di difficoltà??Mi riferiscono al classico greco e latino in particolare,a me sì e sinceramente penso sia giusto cosi...i professori cercano di potenziare le capacità di alcuni e di colmare le carenze di altri...le classi ponte hanno lo stesso obiettivo a mio parere,mi sembra pertanto esagerato parlare di razzismo o di poco interesse da parte del governo di agevolare l' integrazione degli stranieri!!!
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Messaggio  Hirundo Hiberna Lun 3 Nov 2008 - 20:32

Nessun bambino straniero imparerà la lingua di un paese in cui non ha scambi con bambini che la parlano. Se mi trasferisco in Francia voglio che mio figlio frequenti una scuola italiana di pomeriggio (scuola italiana significa che si insegna il francese agli italiani), ma che sia in una classe di bambini francesi al mattino. Sta alla maestra fare di tutto per agevolare l'integrazione.
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Messaggio  ely-mao Lun 3 Nov 2008 - 21:00

anche io trovo questa parte della riforma vergognosa...e vi spiego perchè.. mettiamo il caso che ci siano due persone diversamente abili ..uno di trentanni l'altro di otto.. il primo dovrà confrontarsi con il mondo del lavoro l'altro con quello della scuola.. entrambi vengono inseriti nel nuovo ambiente.. secondo voi chi accoglie meglio il diversamente abile?.. gli adulti si troveranno a disaglio sicuramente (a meno che non abbiano avuto delle esperienze con un diveramente abile prima ) e i bambini lo accoglieranno come uno di loro (come effettivamente è) e sono sicura che quando quei bambini diventeranno grandi non si troveranno a disagio nel rapportarsi con i diversamente abili....ora la stessa cosa accadrà con l'immigrato... i bambini non lo vedranno come tale ma come un compagno di giochi...
se vogliamo migliorare le competenze linguistiche dello "straniero" allora facciamo incominciare per loro la scuola un anno prima o attiviamo corsi pomeridiani per lo studio della lingua...
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Messaggio  Hirundo Hiberna Mar 4 Nov 2008 - 0:27

Nessuno di voi ha avanzato proposte alternative di protesta. Cavalcate un'onda che non sapete dove vi porterà. In molti oggi hanno deciso di rimanere in autogestione a studiare il testo della riforma, il che significa che quando avete deciso di scioperare il 30 di Ottobre non ne sapevate nulla. Come il 90 % dei manifestanti. Ma naturalmente se uno di noi prof vi avesse detto che non avevate la minima idea delle ragioni della protesta, ci avreste fatto neri. Seconda considerazione: ma quanto vi ci vuole a leggere 'sto decreto-legge? E' roba di un'oretta al massimo, se permettete. Soprattutto lo dico alle mie classi, quelle alle quali modestamente ho insegnato a leggere un testo. Ultima considerazione: (fatevi due conti, siate furbi se non altro! ) Domani il decreto Gelmini sarà carta straccia. Avete scelto Gelmini e non Parini. Gelmini e non Mazzini. Gelmini e non Pasolini. Avrete sacrificato preziosissime lezioni per subire una volta di più la violenza della Gelmini. E' un'insensatezza. Fate una protesta vera! Disturbate! Date fastidio! Che voi stiate a pascolare dentro le rassicuranti mura scolastiche non frega un fico secco a nessuno. Alla Gelmini che vuole smantellare la scuola pubblica avrete fatto il gran favore di collaborare al suo disegno scellerato. A noi professori avrete dato qualche giorno di respiro retribuito. A voi rimarrà l'illusione di aver deciso qualcosa mentre tutto si muove sopra di voi, mentre vi fate innocentemente manovrare dall'alto. Rimanere in classe a fare lezione è oggi la forma di protesta più originale, più intelligente che riesco a immaginare. Dite no a chi vuol farvi perdere ancora qualcosa oltre a tutto quello che avete perso già! Ma naturalmente starsene seduti a far lezione in classe non è una protesta che arriva ai vertici (ammesso che la solita occupazione, la solita autogestione arrivi davvero da qualche parte). E allora dovete farlo sapere. Avete a disposizione strumenti di comunicazione potentissimi. Convocate la stampa, fate venire la TV, intasate forum e siti Internet con questa sola informazione:

IL LICEO DI MASCALUCIA DICE NO. IL LICEO DI MASCALUCIA NON SI FA GABBARE DAI POLITICI. IL LICEO DI MASCALUCIA GARANTISCE A TUTTI IL DIRITTO ALLO STUDIO. IL LICEO DI MASCALUCIA PROTESTA FACENDO LEZIONE PERCHE' LO STUDIO E' UN DIRITTO E NESSUNO CE LO DEVE TOGLIERE. NO ALLA GELMINI SI' A MAZZINI. NO ALLA GELMINI SI' A PREZZOLINI. NO ALLA GELMINI SI' A PAPINI.

Smettètela di fare un favore a chi vi vuole teste facili da manovrare, a chi vi ha allevato nella barbarie dei reality show!
Miei studenti amatissimi, amati al punto che mi riesce impossibile accettare supinamente che voi subiate l'ennesimo sopruso di chi vi toglie il diritto di quel poco sapere che la scuola vi può ancora consentire, smettètela di rimanere oggetti di questa Storia!
HH


Ultima modifica di Hirundo Hiberna il Mar 4 Nov 2008 - 23:56 - modificato 1 volta.
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Ancora sulla riforma Gelmini Empty mah...

Messaggio  [*IsUaR*] Mar 4 Nov 2008 - 16:08

da studente credo che a scuola non si stia costrigendo nessuno chi vuole seguire il programma puo benissimo farlo nelle aule adibite allo studio che i nostri compagni organizzatori (dell' autogestione) si sono impegnati a fare funzionare quindi nessuno viene privato del diritto di studiare .
ma sopratutto mi danno fastidio certi professori che insinuano che questa autogestione non è stata gestita democraticamente quando è stata fatta una votazione per i favorevoli e i contrari... mah ... non capisco che motivo avete voi professori di andarci contro quando la riforma tocca anche voi in alcuni punti... rimango sempre piu deluso.

Ps: non ho mai sentito di una autogestione cosi tranquilla e organizzata complimenti a tutti ...

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Ancora sulla riforma Gelmini Empty che ne dite?

Messaggio  mirko94 Mar 4 Nov 2008 - 16:57

Ho letto questo su un sito, che ne dite?

Occupazioni "bianche" a Palermo. Concluse quelle dell'Umberto e del Garibaldi, parte quella del Cannizzaro. Gli studenti del liceo scientifico di via Arimondi hanno votato l'occupazione bianca, scegliendo lezioni quasi regolari di mattina e di occupare l'istituto nel pomeriggio e durante la notte.[u]

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Messaggio  Hirundo Hiberna Mar 4 Nov 2008 - 17:03

Democrazia vorrebbe pure che si rispettasse il diritto dei professori a svolgere le lezioni che hanno programmato e preparato. Gli allievi che si privano da soli del diritto allo studio sono (vi prego di prendere l'affermazione valutando le differenze di proporzione, per carità!) come i suicidi. Difficile rimanersene a guardare, vi pare? Ciascuno crede di poter fare della propria vita ciò che vuole. Non è così.
Visto come va in Italia e come pare che andrà, gli alunni che si autodepredano del diritto allo studio si mettono avanti col lavoro!
Io non ce l'ho con nessuno. E' bizzarro che riusciate a fraintendere sempre ogni nostro tentativo di difendere il vostro bene sopra ogni cosa. Ogni cosa.
HH


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Messaggio  Hirundo Hiberna Mar 4 Nov 2008 - 17:04

mirko94 ha scritto:Ho letto questo su un sito, che ne dite?

Occupazioni "bianche" a Palermo. Concluse quelle dell'Umberto e del Garibaldi, parte quella del Cannizzaro. Gli studenti del liceo scientifico di via Arimondi hanno votato l'occupazione bianca, scegliendo lezioni quasi regolari di mattina e di occupare l'istituto nel pomeriggio e durante la notte.[u]

Splendido.
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Messaggio  carmelo Mar 4 Nov 2008 - 19:21

Hirundo Hiberna ha scritto:
mirko94 ha scritto:Ho letto questo su un sito, che ne dite?

Occupazioni "bianche" a Palermo. Concluse quelle dell'Umberto e del Garibaldi, parte quella del Cannizzaro. Gli studenti del liceo scientifico di via Arimondi hanno votato l'occupazione bianca, scegliendo lezioni quasi regolari di mattina e di occupare l'istituto nel pomeriggio e durante la notte.[u]

Splendido.
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prof. a me personalmente piace tantissimo l'idea, se ci si organizza io sono il primo a partecipare, anche se però non diventa poi un vero e proprio reato? se non vado errato è occupazione non autorizzata di suolo pubblico. poi li son casini perchè interviene la digos, si viene schedati, si può essere anche espulsi... ciò non toglie che io ci sto!
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Messaggio  Giuseppina Iacono Mar 4 Nov 2008 - 23:04

Non ho letto la riforma e mi riprometto di farlo al più presto...quindi il mio intervento riguarda più le modalità di espressione del dissenso che si è creato nei confronti di tale riforma.In un primo momento ,pensavo che fosse giusto dimostrarlo attraverso lo sciopero...
Ma la lettura di queste pagine...mi hanno fatto riflettere! ...In un futuro dove l'istruzione giocherà sempre più un ruolo fondamentale,in un paese che sembrerebbe inseguire obiettivi apparentemente favorevoli ad un istruzione aperta a tutti e che guarda al futuro ed all'europa, credo che l'espressione più democratica e coraggiosa sia quella di continuare il vostro lavoro ragazzi a scuola ! Concordo pienamente con la vostra insegnante,non perdete questa grande opportunità...prendete e prendete tutto ciò che questa scuola vi può dare e vi vuole dare anche se i banchi sono piccoli(faremo qualcosa...) anche se mancano i luoghi dove incontrarsi...!Ricordate che il futuro ve lo state creando adesso...!
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Messaggio  Yorick Mar 4 Nov 2008 - 23:20

Gli studenti sono irrequieti. Il problema non è la Gelmini. Gli studenti hanno capito che per loro non c'è futuro. Si guardano attorno e vedono la crisi avanzare devastante. Crisi non solo economica, crisi di civiltà, crisi di senso. L'Italia, in particolare, è una polveriera sociale, il primo che accende la miccia fa partire le esplosioni.

Mi ostino a pensare che in questo frangente la cosa più sensata da fare sia lavorare, fare bene il proprio lavoro di docente o di studente. Impegnarsi al massimo, far vedere a tutta la pubblica opinione quanto valiamo, quanto siamo dediti, docenti e studenti, al nostro lavoro che è pensare e costruire il futuro.

Il nostro lavoro riguarda il futuro, la scuola non deve dare risposte per l'oggi ma per il domani.

Sono convinto che questa protesta non porterà a nulla. Se avrà successo, sarà un'effimera ebbrezza. La situazione è talmente deteriorata in Italia in tutti i settori che può solo peggiorare pericolosamente di giorno in giorno, di mese in mese fino alla deflagrazione finale.

Non scrivo queste cose per generare sfiducia o pessimismo. Dico che occorre prepararsi bene, ci sarà molto da lavorare dopo, tutto da rifondare. Non si può perdere tempo a farsi strumentalizzare da pifferai del nulla.

Qualcuno oggi diceva che si vuole creare disagio. Ok, sono d'accordo, ma penso che il massimo disagio che si possa creare è essere teste pensanti, coltivate, capaci di ragionare, di non farsi fregare. Non sapete che disagio crei al potere costituito, quello che vi nega il futuro, sapere che si stanno formando nuovi eroi pronti a spazzarli via a suon di idee, di coraggio, di creatività. Ma questo si ottiene solo con lo studio critico, serio, appassionato e disciplinato. Dài, creiamo disagio tutti insieme, come abbiamo sempre fatto in questi anni, non arrendiamoci. Per il potere sapervi in auto(sug)gestione a perdere tempo in sostanza (dài, non mi dite che avete commentato il decreto per 6 ore ieri, e anche se fosse sai che guadagno...) è il massimo della goduria, significa che nessuno si sta preparando sul serio per cambiare le cose, ma tutti sono caduti nel tranello come tanti allocchi.

Con la franchezza di sempre vi dico quello che penso.
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http://www.roberto-osculati.it/it/collaboratori/salerno.php

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Messaggio  piton Mer 5 Nov 2008 - 18:36

Oggi ho fatto 5 ore di lezione in aule piene di studenti desiderosi di apprendere.
Non capisco cosa vi abbia indotto a cambiare atteggiamento così improvvisamente, ma ne sono felice.

Cosa è successo?
Vi siete annoiati di giocare "all'impiccato"?
Avete avuto paura dell'ultima meravigliosa circolare del Dirigente Scolastico?
Fifa per il compito (non solo di matematica) che prima o poi dovrete affrontare?
Vi siete resi conto che perdere tempo è un danno gravissimo alla costruzione del vostro futuro?
Aiutatemi a capire.

P.S.
per la VAs e per tutti gli altri: venite a scuola domani, non perdete altro tempo in inutili "scioperi" mattutini.
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Messaggio  Rorò Mer 5 Nov 2008 - 19:16

Per Piton:Professoressa non ci siamo stufati di giocare all' impiccato,abbiamo semplicemente capito, grazie ad alcuni docenti, pochi per la verità, che in questo periodo di autogestione ci sono stati vicino che il nostro futuro è importante,che dobbiamo proteggerlo a tutti i costi,sia protestando sia studiando...Questa mattina in Via dei Villini noi ragazzi abbiamo impiegatol' intera mattina ad organizzare le proteste pomeridiane,quindi professoressa non si preoccupi domani le aule saranno piene di studenti desiderosi di apprendere.
Se posso permettermi vi consiglio di non sottovalutare gli studenti,non siamo tutti svogliati e menefreghisti come credete, siamo il futuro di questo Paese e mi stupisce che molti docenti non abbiano fiducia negli allievi che loro stessi educano!Ovviamente ringraziamo quei docenti che ieri soprattutto ci hanno dedicato attenzione,che ci hanno ascoltato,che ci hanno parlato e spiegato molte cose...quei professori che ci hanno dimostrato che solo collaborando possiamo difendere il nostro futuro e il nostro diritto allo studio!
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Ancora sulla riforma Gelmini Empty l'impiccato

Messaggio  piton Mer 5 Nov 2008 - 20:08

cara Roberta, vedo che il tuo tono è un pò risentito e mi dispiace. Ma quello che a te è sembrato sarcasmo, purtroppo è realtà (davvero in una classe stavano facendo il gioco dell'impiccato, in un'altra giocavano a scacchi, etc...).
Non so cosa ti abbiano riferito, ma anche lì al PIME noi docenti abbiamo dialogato con gli alunni, forse i toni sono stati aspri, ma comunque ti assicuro che il confronto c’è stato.
Peccato però che non sia stato richiesto da voi PRIMA di mettere in atto questo pasticcio.
Forse i docenti disposti al dialogo sarebbero stati più numerosi e meno arrabbiati se non fossero stati messi davanti al fatto compiuto, senza alcun preavviso nè possibilità di mediazione.
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Messaggio  Hirundo Hiberna Gio 6 Nov 2008 - 17:22

Oggi il PIME ha manifestato. Mi sono sembrati un po' disorientati. Sono passati da Via dei Villini a irridere le brave pecorelle che sono entrate e hanno fatto lezione. Stavano davanti ad un tempio dell'istruzione e con i clacson e le urla protestavano contro lavoratori e studenti .... perché volevano una migliore istruzione pubblica!
Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked
Loro la vogliono. Noi la facciamo.
HH
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Messaggio  Rorò Gio 6 Nov 2008 - 20:37

Mi piacerebbe molto che i ragazzi del PIME e non solo,oggi infatti hanno partecipato alla manifestazione anche alcuni ragazzi di via dei Villini,leggessero attentamente queste parole e si fermassero a riflettere!Se gli adulti ritengono che la nostra generazione sia svogliata e menefreghista è grazie a molti atteggiamenti che oggi voi con la vostra manifestazione avete messo in atto!!Oggi è vero avete dato fastidio,volete sapere a chi?Agli studenti che volevano fare lezione, a coloro che in teoria lottano per i vostri stessi motivi,ma con armi diverse!Scusate forse ricordo male,ma non avevamo deciso di concludere ieri l' autogestione e di iniziare le proteste pomeridiane??L'autogestione di ieri non ci è servita proprio per organizzarci in questo senso???Ricordo che molti ragazzi del Pime,il giorno dell' assemblea a Nicolosi sono saliti sul palco affermando che la nostra è UNA SCUOLA UNITA,divisa in tre plessi per problemi logistici,ma UNITA!Sinceramente non mi sembra che sia così...ogni plesso decide per sè,manca unità d' azione e di pensiero.Vi chiedo ma cosa pensiamo di cambiare agendo in questo modo confuso e disunito??Ripeto oggi avete dato fastidio solo agli studenti,ma sapete tra le vostre urla e le parole di Dante sono arrivate con più forza queste ultime,con una forza tale da coprire il vostro baccano!!Penso che la protesta di oggi sia stata totalmente inutile e fuori luogo...contro chi urlavate??Contro i nostri professori???Contro il dirigente scolastico??...Come se fossero loro a privarci del diritto allo studio!!Ricordate ancora il motivo per cui state,stiamo protestando vero???Piuttosto se vogliamo fare davvero qualcosa iniziamo a collaborare e ad organizzare forme di proteste più utili e pomeridiane!!!
Rorò
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Messaggio  Hirundo Hiberna Gio 6 Nov 2008 - 21:43

Calamandrei, 1950: una profezia agghiacciante sulla scuola pubblica

“Quando la scuola pubblica è cosa forte e sicura, allora, ma allora soltanto, la scuola privata non è pericolosa. Allora, ma allora soltanto, la scuola privata può essere un bene. Può essere un bene che forze private, iniziative pedagogiche di classi, di gruppi religiosi, di gruppi politici, di filosofie, di correnti culturali, cooperino con lo Stato ad allargare, a stimolare, e a rinnovare con varietà di tentativi la cultura. Al diritto della famiglia, che è consacrato in un altro articolo della Costituzione, nell’articolo 30, di istruire e di educare i figli, corrisponde questa opportunità che deve essere data alle famiglie di far frequentare ai loro figlioli scuole di loro gradimento e quindi di permettere la istituzione di scuole che meglio corrispondano con certe garanzie che ora vedremo alle preferenze politiche, religiose, culturali di quella famiglia. Ma rendiamoci ben conto che mentre la scuola pubblica è espressione di unità, di coesione, di uguaglianza civica, la scuola privata è espressione di varietà, che può voler dire eterogeneità di correnti decentratrici, che lo Stato deve impedire che divengano correnti disgregatrici. La scuola privata, in altre parole, non è creata per questo.La scuola della Repubblica, la scuola dello Stato, non è la scuola di una filosofia, di una religione, di un partito, di una setta. Quindi, perché le scuole private sorgendo possano essere un bene e non un pericolo, occorre:
- che lo Stato le sorvegli e le controlli e che sia neutrale, imparziale tra esse. Che non favorisca un gruppo di scuole private a danno di altre.
- che le scuole private corrispondano a certi requisiti minimi di serietà di organizzazione.

Solamente in questo modo e in altri più precisi, che tra poco dirò, si può avere il vantaggio della coesistenza della scuola pubblica con la scuola privata. La gara cioè tra le scuole statali e le private. Che si stabilisca una gara tra le scuole pubbliche e le scuole private, in modo che lo Stato da queste scuole private che sorgono, e che eventualmente possono portare idee e realizzazioni che finora nelle scuole pubbliche non c’erano, si senta stimolato a far meglio, a rendere, se mi sia permessa l’espressione, “più ottime” le proprie scuole. Stimolo dunque deve essere la scuola privata allo Stato, non motivo di abdicazione. Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito. Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c’è un’altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime.

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto:
- rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni.
- attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette.
- dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico!
Quest’ultimo è il metodo più pericoloso. » la fase più pericolosa di tutta l’operazione […]. Questo dunque è il punto, è il punto più pericoloso del metodo. Denaro di tutti i cittadini, di tutti i contribuenti, di tutti i credenti nelle diverse religioni, di tutti gli appartenenti ai diversi partiti, che invece viene destinato ad alimentare le scuole di una sola religione, di una sola setta, di un solo partito […].

Per prevedere questo pericolo, non ci voleva molta furberia. Durante la Costituente, a prevenirlo nell’art. 33 della Costituzione fu messa questa disposizione: “Enti e privati hanno diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza onere per lo Stato”. Come sapete questa formula nacque da un compromesso; e come tutte le formule nate da compromessi, offre il destro, oggi, ad interpretazioni sofistiche […]. Ma poi c’è un’altra questione che è venuta fuori, che dovrebbe permettere di raggirare la legge. Si tratta di ciò che noi giuristi chiamiamo la “frode alla legge”, che è quel quid che i clienti chiedono ai causidici di pochi scrupoli, ai quali il cliente si rivolge per sapere come può violare la legge figurando di osservarla […]. E venuta cos” fuori l’idea dell’assegno familiare, dell’assegno familiare scolastico.

Il ministro dell’Istruzione al Congresso Internazionale degli Istituti Familiari, disse: la scuola privata deve servire a “stimolare” al massimo le spese non statali per l’insegnamento, ma non bisogna escludere che anche lo Stato dia sussidi alle scuole private. Però aggiunse: pensate, se un padre vuol mandare il suo figliolo alla scuola privata, bisogna che paghi tasse. E questo padre è un cittadino che ha già pagato come contribuente la sua tassa per partecipare alla spesa che lo Stato eroga per le scuole pubbliche. Dunque questo povero padre deve pagare due volte la tassa. Allora a questo benemerito cittadino che vuole mandare il figlio alla scuola privata, per sollevarlo da questo doppio onere, si dà un assegno familiare. Chi vuol mandare un suo figlio alla scuola privata, si rivolge quindi allo Stato ed ha un sussidio, un assegno […].
Il mandare il proprio figlio alla scuola privata è un diritto, lo dice la Costituzione, ma è un diritto il farselo pagare? » un diritto che uno, se vuole, lo esercita, ma a proprie spese. Il cittadino che vuole mandare il figlio alla scuola privata, se la paghi, se no lo mandi alla scuola pubblica.

Per portare un paragone, nel campo della giustizia si potrebbe fare un discorso simile. Voi sapete come per ottenere giustizia ci sono i giudici pubblici; peraltro i cittadini, hanno diritto di fare decidere le loro controversie anche dagli arbitri. Ma l’arbitrato costa caro, spesso costa centinaia di migliaia di lire. Eppure non è mai venuto in mente a un cittadino, che preferisca ai giudici pubblici l’arbitrato, di rivolgersi allo Stato per chiedergli un sussidio allo scopo di pagarsi gli arbitri! […]. Dunque questo giuoco degli assegni familiari sarebbe, se fosse adottato, una specie di incitamento pagato a disertare le scuole dello Stato e quindi un modo indiretto di favorire certe scuole, un premio per chi manda i figli in certe scuole private dove si fabbricano non i cittadini e neanche i credenti in una certa religione, che può essere cosa rispettabile, ma si fabbricano gli elettori di un certo partito“.

Piero Calamandrei, 1950

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Ancora sulla riforma Gelmini Empty basta con le divisioni! ...e se lo dice una prof. di mate..

Messaggio  piton Ven 7 Nov 2008 - 17:13

Hirundo Hiberna ha scritto:Oggi il PIME ha manifestato. Mi sono sembrati un po' disorientati. Sono passati da Via dei Villini a irridere le brave pecorelle che sono entrate e hanno fatto lezione. Stavano davanti ad un tempio dell'istruzione e con i clacson e le urla protestavano contro lavoratori e studenti .... perché volevano una migliore istruzione pubblica!
Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked Shocked
Loro la vogliono. Noi la facciamo.
HH

Dunque, secondo quanto afferma HH, chi si è auto(sug)gestionato solo Lun. Mar. e Mer. è un bravo studente che fa una migliore istruzione pubblica, in un tempio dell'istruzione.
Mentre chi lo ha fatto Lun. Mar. Mer. e Gio. è un disorientato.

Beh! a questo punto mi sento disorientata anch'io.
Costruiamo UN liceo. Insieme. Uniti.
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Messaggio  Yorick Ven 7 Nov 2008 - 17:15

Sì, ci manca che ci mettiamo pure noi docenti ad alimentare questa sciocca rivalità fra plessi. Unità, unità, unità.

Ragazzi, non cadete nei trabocchetti di chi vuole creare solo caos e divisioni. Siamo una scuola unita.
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Messaggio  Rorò Ven 7 Nov 2008 - 17:41

Buonasera Preside,scusi il disturbo,sono Roberta Lo Fiego un' alunna della IIIBc.
Durante l' ultimo giorno di autogestione, noi ragazzi abbiamo deciso di portare avanti le nostre proteste in orario pomeridiano. Siamo giunti alla conclusione che è per noi molto dannoso perdere ore di lezione preziose. Il nostro diritto allo studio è sacrosanto e noi studenti sappiamo perfettamente che Lei insieme ai nostri docenti siete i primi a difenderlo e a garantirlo. Lei soprattutto con la sua caparbietà è riuscita a creare ,in poco tempo,una scuola dal nulla.Noi studenti abbiamo percepito quanto per Lei sia importante il bene dei suoi alunni ed è per questo motivo che le chiediamo di strarci vicino in questo momento,in cui noi studenti vediamo minacciato il nostro futuro. Lunedì pomeriggio si terrà in Piazza San Vito(Mascalucia)dalle ore 17.00 alle ore 19.30 una manifestazione autorizzata,alla quale parteciperanno anche alcuni docenti.La manifestazione non sarà disordinata,non ci saranno schiamazzi nè slogan offensivi nei confronti di nessuno.Tutto si svolgerà rispettando, ovviamente, la Legge e le regole del nostre Comune. Sarebbe bello ed importante per noi che Lei fosse presente,essendo lei la colonna portante di questo Istituto. Preside, ci aiuti a portare avanti la parte più sana di questa protesta!
La ringranzio immensamente,buonasera.
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