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Due quesiti sulla mafia

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Due quesiti sulla mafia Empty Due quesiti sulla mafia

Messaggio  Giancarlo_Samperi Sab 15 Dic 2007 - 19:39

Ciao a tutti, ragazzi e prof...è il vostro rappresentante giancarlo che vi scrive (e che si è appena registrato Very Happy ).
Inizio col dire che trovo davvero interessante l idea di creare un forum dove prof e alunni possano interagire anche al di fuori delle mura scolastiche (dando modo ai docenti di dimostrare che,in fondo,anche loro sono esseri umani quasi come noi!!!),e dove gli stessi ragazzi,che condividono ogni giorno banchi,materie e problematiche possano parlare tra loro.
Fatta questa breve ma doverosa premessa,volevo esprimere alcune mie riflessioni sull' incontro odierno con Claudio Fava.Da cio' che ho avuto modo di ascoltare,deduco che Fava sia una persona con un forte odio verso la mafia (sentimento questo,a mio avviso e dato il destinatario,giustissimo) e che sia riuscito nel "razionalizzare" questa rabbia,usandola con criterio per combattere,o tentare di combattere,la mafia.Devo anche ammettere che mi ha ispirato molta più fiducia di altra gente che pretende di spiegare il fenomeno mafioso senza fare nomi e che puntualmente finisce per fare solo demagogia spicciola.Claudio Fava no,lui ha citato persone,fatti ed avvenimenti che sono accaduti in un passato piu' o meno remoto ma che coinvolgono anche il presente.
A questo punto volevo farvi riflettere su 2 punti fondamentali:
1)fino a che punto è nel potere di noi ragazzi migliorare questo stato di cose?
2)perchè i giovani "mitizzano" più un Totò Riina che un Giovanni Falcone?Il fascino del potere è forse superiore a quello della legalità?
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Due quesiti sulla mafia Empty Per exempla

Messaggio  Hirundo Hiberna Dom 16 Dic 2007 - 1:00

Circa due mesi fa stavo venendo a scuola e sono passata da San Giovanni La Punta. Era presto, ma c’era più traffico del consueto. C’era un negozio con la vetrina spaccata, segni di scasso, furto, anche di incendio. Polizia, traffico lento. La proprietaria stava là davanti e piangeva. Ero in ritardo, sono arrivata a scuola e non ci ho pensato più. Routine. A San Giovanni La Punta rapine e simili sono all’ordine del minuto. Io non so se si trattava di un semplice furto o di un regolamento di conti per non aver pagato il pizzo, forse per questo sarebbe bastato fare due chiacchiere con la proprietaria. Nel momento della viva emozione si capisce sempre molto. La percentuale di negozianti che pagano il pizzo a San Giovanni La Punta è non alta, vertiginosa.
Ma ti faccio un esempio. Nel momento in cui, bastava farsi due chiacchiere giuro, avessimo saputo che si trattava di una vendetta contro la signora che non aveva pagato il pizzo, credi davvero che se l’indomani mattina anche solo dieci di noi, non dico tanti, si fossero messi davanti a quella vetrina con uno striscione di protesta questo non sarebbe servito? Sarebbe servito, moltissimo. Te lo posso garantire. La signora negoziante deve essersi sentita molto sola, indifesa di fronte ad una scelta coraggiosa (sia chiaro, nell’eventualità che la ragione dello scasso sia quella del mancato pagamento del pizzo, attenzione!) e magari la rata successiva l’avrà pagata! Dire no alla mafia significa fare gesti semplici, a volte. Su cui poi si richiama l’attenzione. Alcuni dei miei alunni sono figli di poveri negozianti taglieggiati dagli estorsori, vittime del racket. Lo so per certo, me lo dicono loro. Apriamo bene gli occhi, dunque. Cominciamo per esempio con una ricerca su Internet, poi magari chiediamo al commissariato di San Giovanni La Punta o di Mascalucia qualche informazione semplice semplice tipo: qual è la percentuale di negozianti che paga qui? E poi se magari veniamo a sapere di qualche fatto eclatante, possiamo sempre pensare di organizzare una protesta. No, non a Catania. Bisogna farlo qui. Perché a San Giovanni La punta non si è mai visto un corteo, non si è mai visto che dei ragazzi si mettano davanti ad un negozio a dire semplicemente basta.
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Due quesiti sulla mafia Empty Cosa intendiamo per coscienza civile?

Messaggio  Giancarlo_Samperi Dom 16 Dic 2007 - 1:59

Posso assicurare che cortei del genere,come non si sono mai visti a S.Giovanni La Punta,sicuramente non saranno mai nati neppure nel resto dell' hinterland catanese,o,se anche fosse accaduto,l'evento non avrà di certo avuto una concreta adesione e/o la giusta risonanza.Sorge spontanea una domanda:perchè a Palermo sì e a Catania no?La mia risposta (per carità,contestabilissima) è che mentre a Palermo si era giunti sull orlo di un punto di rottura di certi equilibri (la classica goccia che fa traboccare il vaso),a Catania questa fase non è stata ancora raggiunta.O meglio,non ne è ancora stata presa una piena consapevolezza.Nel momento in cui,3 anni fa,la prima riunione dell' Associazione Antiracket ha avuto a Palermo un'adesione praticamente nulla,gli abitanti della città si sono tutti rassegnati al pagamento del pizzo come se fosse un imposta statale.Tutti,tranne alcuni ragazzi,che hanno avuto il coraggio di NO a questo nuovo sistema mafioso che non uccide piu' le persone ma lo sviluppo della nostra regione.Questi ragazzi hanno capito che la mafia non si era indebolita,ma solo trasformata,rinunciando alla guerra aperta contro lo Stato e imparando ad agire nell' ombra col tacito consenso di molti.
Tacito consenso = Omertà = Pizzo.
Ecco.è questa simmetria di concetti che manca ancora nella mentalità catanese,anche dei piu' giovani.
Se si ha paura ad ammettere di pagare il pizzo,se si ha vergogna della propria debolezza nei confronti di chi si sostituisce allo Stato...non si potrà mai affrontare apertamente il problema.E non sarà possibile farci capire quale ne sia la portata effettiva.
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Messaggio  Claudia pinki poffi! Dom 16 Dic 2007 - 14:25

è un genio prof!sta per venir fuori una lacrimuccia leggendo quanto ha scritto!
chi lo sa se possa bastare il corteo,ad ogni modo io sono pienamente d'accordo...!
solo non ho ben chiaro che ricerca dovremmo fare...
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Messaggio  Nicolò Dom 16 Dic 2007 - 15:07

Mi sembra troppo facile dire che la mafia abbia le proprie radici nella debolezza dei commercianti o degli imprenditori. Vorrei chiedervi, avete mai avuto un'attività commerciale? dalle vostre affermazioni credo di no. E' ridicolo punire i commercianti che pagano il pizzo, è solo la beffa oltre il danno. E' ridicolo anche affidare la lotta contro la mafia ai giovani, perchè dovremmo pensarci noi? Lo stato italiano non esiste in Sicilia? Cosa si votano a fare i parlamentari?
Ovviamente non dico che i giovani non debbano tentare un cambio di mentalità, ma non è con "Addio pizzo" che si sconfigge la mafia. Questo tipo di organizzazioni va avanti da vent'anni e non ha ottenuto grandi risultati.
Mio padre ha un'attività commerciale a Mascalucia, dove fortunatamente non esiste ancora una criminalità organizzata molto forte, ma è ormai routine trovare la saracinesca rotta ogni due o tre mesi. Più di denunciarlo ai carabinieri cosa si può fare... organizzare un corteo a favore della legalità? Non credo servirebbe a molto.
A mio parere il mezzo più efficace da utilizzare come lotta contro la mafia è l'informazione, è necessario informarsi su tutto, in primo piano la politica (evitando di generalizzare), ma anche economia, società, storia ecc. Bisogna capire in che modo agisce la mafia, attraverso chi agisce, in che ambiti... Non bastano i cortei in piazza.
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Messaggio  Giancarlo_Samperi Dom 16 Dic 2007 - 15:39

Qui nessuno ha detto che la mafia affonda le proprie radici nella debolezza dei commercianti,nè qualcuno vuole punirli.La mafia si basa sulla paura e basta.E' la paura che genera l' omertà e la sudditanza.Cio' non toglie che comunque tu abbia ragione col dire che lo Stato è troppo assente in queste situazioni.Lo è sempre stato.Anche se una persona,come tuo padre,o come la signora citata dalla prof Aiello,volessero fare concretamente qualcosa,sarebbero soli.L'informazione potrebbe aiutarli,potrebbe unirli ad altri che vivono lo stessa situazione.Spessissimo,purtroppo,la ribellione resta fine a se stessa.Due anni fa,all'uscita da scuola,ho osato non farmi calpestare la faccia da uno di questi bambini maledetti che abitano mascalucia.Dopo una settimana,sempre all' uscita da scuola,ho trovato il sellino del motorino tagliato.Nel mese successivo sono arrivati altri danni ,consistenti,al motorino,ed anche telefonate intimidatorie.Non potevo neanche rivolgermi ai carabinieri perchè anche se sapevo chi aveva commesso questi atti di puro eroismo,non potevo dimostrarlo.Alla fine si sono stancati,fortunatamente.Come vedi,io non mi riferivo solo al pagamento o meno del pizzo,ma alla mentalità siciliana in generale.Ma se anche le altre persone,piano piano la smettessero di avere paura,come me,tuo padre o quella signora, pensi che le cose non cambierebbero?Finchè chi reagisce è una minoranza sparuta e sparpagliata,la sua resterà una vittoria di Pirro,perchè idealmente vincerà,ma materialmente subirà sempre.Ma se pian piano acquisissimo tutti questa coscienza civile,non dico ora,ma tra venti o trent anni,forse il pizzo potrà essere un lontano e brutto ricordo.Mi auguro di non aver detto un' utopia.
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Messaggio  Hirundo Hiberna Dom 16 Dic 2007 - 18:31

Nicolò ha scritto:Mi sembra troppo facile dire che la mafia abbia le proprie radici nella debolezza dei commercianti o degli imprenditori. Vorrei chiedervi, avete mai avuto un'attività commerciale? dalle vostre affermazioni credo di no. E' ridicolo punire i commercianti che pagano il pizzo, è solo la beffa oltre il danno. E' ridicolo anche affidare la lotta contro la mafia ai giovani, perchè dovremmo pensarci noi? Lo stato italiano non esiste in Sicilia? Cosa si votano a fare i parlamentari?
Ovviamente non dico che i giovani non debbano tentare un cambio di mentalità, ma non è con "Addio pizzo" che si sconfigge la mafia. Questo tipo di organizzazioni va avanti da vent'anni e non ha ottenuto grandi risultati.
Mio padre ha un'attività commerciale a Mascalucia, dove fortunatamente non esiste ancora una criminalità organizzata molto forte, ma è ormai routine trovare la saracinesca rotta ogni due o tre mesi. Più di denunciarlo ai carabinieri cosa si può fare... organizzare un corteo a favore della legalità? Non credo servirebbe a molto.
A mio parere il mezzo più efficace da utilizzare come lotta contro la mafia è l'informazione, è necessario informarsi su tutto, in primo piano la politica (evitando di generalizzare), ma anche economia, società, storia ecc. Bisogna capire in che modo agisce la mafia, attraverso chi agisce, in che ambiti... Non bastano i cortei in piazza.

Ho come l'impressione che, se non altro nei toni, ci sia qualcosa di tremendamente salernitano nel tuo intervento. Mah, sarà davvero un'impressione ...
Lo Stato è Res Publica, cosa pubblica, la cosa di tutti noi. Non capisco perché non riusciate a vedere il concorso di più fattori e dobbiate dire A o B e non A e B. La lotta alla mafia si fa a tanti livelli, se si facesse a tutti i livelli sarebbe vinta. Così non è, ma ciò non ci deresponsabilizza. I politici hanno la massima responsabilità, le Istituzioni hanno la loro, ma la Società Civile ha la sua. Se almeno una volta di quelle in cui tuo padre trova la saracinesca rotta un gruppo nutrito di giovani facesse un sit-in di protesta questo non cambierebbe le cose. Ma inizierebbe a cambiarle. E' il banalissimo principio del caffè zuccherato.
Situazione di partenza: caffè amaro.
Intervento utile allo scopo: aggiungervi una sufficiente quantità di zucchero.
Strategia: aggiungere qualche granello di zucchero.
Risultato: Caffè ancora amaro e spreco dello zucchero.
Ottimizzazione della strategia: far seguire al primo altri numerosi granelli di zucchero.
Ecco, se assaggi il caffè mentre lo zuccheri a poco a poco, c'è un punto preciso del processo in cui lo zucchero si comincia a sentire, in cui il cambiamento diventa consolidato. Non bastano i cortei in piazza, è ovvio. Ma uno nella vita deve scegliere da che parte stare e fare il corteo significa dire che noi con quelli non ci stiamo. Certo, c'è modo e modo di fare una protesta.
Ancora un esempio: quando poco più di tre anni fa credo, andarono ad arrestare Scuto a San Giovanni La Punta (mr Le Zagare), molte persone si fecero trovare sotto la sua casa. Lo applaudivano, perché il cavaliere Scuto aveva dato lavoro. Tu pensi che se venti di noi fossero stati lì a protestare questo non sarebbe servito? Se non altro poteva servire e far sapere al signore in questione che iniziava a tirare aria nuova.
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Messaggio  Martins Dom 16 Dic 2007 - 18:50

Condivido l'opinione della professoressa Aiello...la mafia va combattuta anche con le proteste dei giovani...Però credo che se oggi non sia stata ancora debellata dopo i mille discorsi e le mille parole gettate al vento è perchè chi dice che bisogna estirpare questo atteggiamento dalla società è il primo ad essere un mafioso...Non so..voi dite che generalizzare è sbagliato..che non tutti i politici sono mafiosi...Il problema è che se ti minacciano...anche se sei il primo schierato contro la mafia...sei costretto ad un certo punto ad abbassare la testa e a sottometterti..se non vuoi morire..Chi in passato non si è sottomesso è morto...! Mi dispiace ma io penso che la politica di oggi sia solo compresso al di là della dignità e niente di più...per lo meno in Italia credo che sia così...
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Messaggio  Yorick Dom 16 Dic 2007 - 21:20

Intervengo per chiarire meglio il senso del mio intervento pubblico durante la conferenza con Fava. Le istituzioni e lo Stato oggi non sono dei cittadini. Non è vero che lo Stato siamo noi. Lo Stato sono loro, ovvero partiti autoreferenziali, totalmente chiusi, strutturati come dei clan mafiosi, che hanno invaso ogni ganglio vitale dell'organismo pubblico esattamente come un cancro. Chi non ha compreso questo, per me, purtroppo, non ha compreso nulla e continua a cincischiare, usando categorie di vent'anni fa. Compreso Fava, il quale sulle domande più scottanti non ha dato alcuna risposta. Il suo è stato un discorso tutto improntato ad un giovanilismo di maniera, di fronte ad un uditorio di giovani facilissimo da catturare se si dice: voi siete il bene, il mondo degli adulti è il male (e poi dice a me di non fare generalizzazioni!). Ho trovato il discorso di Fava veramente debole, intrinsecamente debole e sorpassato. Anche se lui sa parlare bene, con la giusta intonazione. In questi anni è avvenuta una sicilianizzazione dell'Italia. E una totale mafizzazione della politica. Il senso del mio messaggio era questo. Che oggi la vera mafia non è il pizzo, sono i partiti politici, perché si sono strutturati come una cupola e ormai la mafia non è contigua ai partiti, ma è dentro i partiti. Per cui la vera battaglia che i cittadini e i giovani dovrebbero fare è quella contro questa casta politica che tutta da destra a sinistra si è data una struttura mafiosa. Chi non ha compreso questo, non ha compreso il momento storico. E Fava non l'ha compreso. Oggi il vero movimento di possibile rinascita passa attraverso la protesta radicale di un Grillo o di un Blondet, mica dai discorsetti radical chic di Fava. E infatti i giovani seguono Grillo e Blondet, mica Fava. Se Fava avesse organizzato il suo incontro di pomeriggio in quanti ci sarebbero andati? Parto da un'immagine usata da Fava e la piego del tutto a mio favore, per far comprendere chi dei due abbia ragione. Fava ha detto che negli anni '80 i questori e i prefetti si facevano fotografare senza pudore accanto ai boss; oggi una cosa del genere non potrebbe accadere. Ma oggi ciò non accade, non perché c'è stato un progresso, ma perché oggi la mafia è ad un gradino più alto del questore e del prefetto, che poveretti sono solo un potere locale che per mantenere l'ordine pubblico poteva scendere anche a compromessi di bassa lega. Nel 2000 il boss Campanella si sposa e ha come testimoni alla destra Totò Cuffaro (centrodestra, futuro governatore della Sicilia) e alla sinistra Clemente Mastella (centrosinistra, futuro Ministro della Giustizia), e c'è la foto! Mastella, in un governo della sinistra, ha il privilegio di trasferire i magistrati che indagano su di lui e ha anche il potere di tenere in vita o far cadere il governo. Allora, dove sta la mafia? Perché dovrei perdere il mio tempo a combattere contro Campanella, quando c'è un problema ben più grosso che si chiama Mastella? Allo stesso modo accade con il centrodestra, dove Berlusconi ospitava come stalliere un uomo dei boss, tale Mangano, e si fa consigliare da Dell'Utri condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. La mafia esiste perché lo Stato è debole. Anzi, ormai la mafia si è mangiata lo Stato. Hanno fatto una legge elettorale dove dodici persone in tutta Italia hanno deciso chi doveva sedere in parlamento. Dodici boss hanno fatto le liste chiuse e hanno deciso chi dovesse sedere in parlamento. E questa sarebbe ancora democrazia? E poi questo parlamento del tutto delegittimato ha eletto un presidente della repubblica insignificante, uno che è stato rimproverato da Bruxelles per aver presentato spese di viaggio gonfiate per avere rimborsi più consistenti. Uno che mentre a Torino gli operai della Thyssen-Krupp agonizzavano nel reparto grandi ustionati, era alla prima della Scala a vedere Wagner con tutta la casta. Ribadisco che con uno Stato ridotto così male non ha senso neanche iniziare una battaglia contro la mafia. Uno Stato forte non può tollerare nessuna mafia. Il problema per noi è riprenderci lo Stato e questo non si fa con la testimonianza o con le candele. Come dice Nicolò occorre più istruzione, più informazione e una lotta politica mirata. Ora, se vi dico che sotto il fascismo la mafia è stata non debellata, ma sottomessa e messa all'angolo, non prendetemi per fascista, perché non lo sono mai stato e non lo sarò mai, ma è per far comprendere che uno Stato forte ha tutti i mezzi per risolvere il problema, ma uno Stato che lascia impuniti il 98% dei furti e il 75% degli omicidi è ancora uno Stato? E i nostri problemi si risolverebbero con le fiaccolate di giovani quando lo Stato lascia impuniti il 98% dei furti e il 75% degli omicidi??!!??!!
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Messaggio  Nicola Basile Lun 17 Dic 2007 - 0:45

Mi sono deciso a rompere il silenzio e a raccogliere finalmente gli inviti dei colleghi e dei miei studenti ad intervenire nel forum, perché, per parafrasare Giovenale, facit indignatio verbum.
Condivido appieno l'analisi dell'amico e collega Alessandro. E concordo sul fatto che la mafia e la criminalità organizzata non possano essere sconfitte con fiaccolate, che indubbiamente sono un forte e importante segnale di dissenso, ma nient'altro. I giovani calabresi che hanno manifestato in difesa del pm De Magistris hanno dato prova di grande coraggio e rappresentanza, senza ombra di dubbio. Ma hanno, forse, impedito, con la loro azione, la procedura di trasferimento a carico del magistrato per incompatibilità ("incompatibilità" con chi?? "ambientale", "funzionale",dicono, ma si tratta di espressioni che hanno tutta l'apparenza di voces nihili, di vuote parole, cariche di niente). E come si spiega l' "esecuzione" (!) della stessa procedura nei confronti del gip di Milano Clementina Forleo? Che vergogna...! In fondo la mafia si nutre di silenzi, lo ha detto anche Fava, e bisogna avere il coraggio di parlare. E non è ciò che hanno fatto proprio De Magistris e la Forleo ? non sono forse stati trasferiti, con "esecuzione" immediata e senza reale appello, proprio per le loro pubbliche dichiarazioni sulle collusioni tra politica, affari e magistratura?
Forse, in altri tempi, questi audaci magistrati sarebbero stati ammazzati con il tritolo, oggi vengono trasferiti!

Nicola Basile

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Messaggio  Giancarlo_Samperi Lun 17 Dic 2007 - 1:00

Io non ho interpretato il messaggio di Fava come: fate le fiaccolate in piazza e la mafia per incanto sparirà.Ritengo che il senso del suo messaggio sia invece questo:se vi iniziate a mobilitare voi,che siete ragazzi e avete ancora tutto da perdere,vi ergete ad esempio per i più grandi,poichè sono loro che hanno il potere effettivo di cambiare le cose.Come ,sicuramente in misura minore di quanto abbia fatto credere lui,è già effettivamente successo.Per ciò che riguarda l'appeal di Grillo,è chiaramente fondato sulla voglia di riscatto dell'italiano medio(ecco la ragione del suo successo),ma non sempre è obiettivo,quasi sempre ipercritico.Tante battaglie giuste quante quelle insensate,ma questo è un altro discorso.Sono pienamente d'accordo con il prof su 2 punti:
1)che la mafia non si sconfigge solo con l' informazione,solo con i giovani,o solo con la politica,ma con una sinergia di tutte le componenti.
2)Che lo Stato è assente e dobbiamo essere noi a riprendercelo.Non sindachiamo se sia compito nostro farlo,facciamolo e basta.
Vorrei però far notare che,come ha detto il prof,questo Stato gronda mafia da tutti i pori.Leggendo libri come "L'amico degli amici"(Gomez-Travaglio) e "La casta"(Rizzo-Stella)mi sono reso conto di una cosa fondamentale:per quanto destra e sinistra si scannino su ogni cosa,hanno un punto in comune:la mafia.La mafia c'è sempre,da Berlusconi ad Andreotti,da Mastella a Cuffaro,solo per citarne alcuni.
A questo punto mi chiedo:dopo che ci riprendiamo lo Stato,cosa ce ne facciamo se è malato e marcio quanto e più della Sicilia? Mi viene da pensare che siamo abbandonati a noi stessi.
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Due quesiti sulla mafia Empty Legalità

Messaggio  CapaMatta Lun 17 Dic 2007 - 1:41

Complimenti al buon Basile che ha fatto la sua prima apparizione!

Lo stato siamo noi, i cittadini, coloro che hanno diritto al voto, a firmare petizioni, come quella di Grillo per espellere i condannati e gli indagati dalla dirigenza dello stato.
Legalità è una parola oltremodo grossa oggi e nel nostro paese, dove ad esempio chi sta alla commissione anti mafia è accusato di favoreggiamento, corruzione, truffa.
Grillo è seguito da chi vuole dire BASTA, basta a questa omerta continua, a questo silenzio imposto da chi comanda, a questa impunità.
Il racker è solo periferia, un capillare del sistema malato che dirige il nostro paese.
In uno stato forte non è presente la mafia dice Salerno, ma lo stato forte è fatto da cittadini forti, che fanno valere la loro liberta di pensiero e di esprimere i loro dissapori.
I cittadini forti si devono opporre a questa illegalita che ci circonda, organizzando cortei e raccogliendo firme, non contro il boss in questione, che quando non serve piu a nessuno viene arrestato, dopo decenni di latitanza, ma contro lo stato, contro tutti quelli che fanno parte di esso e che sono colpevoli.
Che vadano tutti a casa! Dovrebbero dare l'esempio del cittadino ideale, e invece sono riusciti a far diventare l'Italia, uno dei paesi piu ricchi al mondo per la sua tradizone, per la sua storia, lo zimbello d'europa. Solo indignazione quando guardo il telegiornale, vergogna.
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Messaggio  Giancarlo_Samperi Lun 17 Dic 2007 - 2:19

Facciamo attenzione a non divagare troppo e soprattutto a non confondere la mafiosità con l'incompetenza.Coincidono ma non sempre.E per favore lasciamo Grillo fuori da questo dibattito.Come ha rammentato Fava,in sede di parlamento europeo ha proposto pubblicamente di tagliare i finanziamenti all'Italia solo perchè non vengono utilizzati adeguatamente.Diamogli il merito di aver sollevato un problema giustissimo ma non quello di aver trovato una soluzione efficace.

http://it.youtube.com/watch?v=wTiWsXsTyyk&feature=user

Questo è il link del dibattito cui faceva riferimento Fava.Così ognuno puo' documentarsi da sè.
Da ora in poi cerchiamo di non perdere più di vista il leitmotiv della discussione.
Giancarlo_Samperi
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Messaggio  CapaMatta Lun 17 Dic 2007 - 2:34

Giancarlo_Samperi ha scritto:Facciamo attenzione a non divagare troppo e soprattutto a non confondere la mafiosità con l'incompetenza.Coincidono ma non sempre.

Non è incompetenza truffare, frodare lo stato, corrompere per ricavarne maggior potere, è mafiosità.
Sfruttare il proprio potere statale per fini personali è illegale.

Giancarlo_Samperi ha scritto:.E per favore lasciamo Grillo fuori da questo dibattito.Come ha rammentato Fava,in sede di parlamento europeo ha proposto pubblicamente di tagliare i finanziamenti all'Italia solo perchè non vengono utilizzati adeguatamente
.

Considera il parlamento europeo il padre, l'italia uno dei suoi tanti figli. Ora pensa a te padre, daresti mai dei soldi ad un figlio che li usa come combustibile per la stufa quando puoi dividerli agli altri figli tuoi?
Grillo non è di certo una persona che non tiene alla sua patria, il suo è un atto di denuncia pubblico, affinche tutti sappiano, anche chi sta al di sopra di noi.
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Messaggio  Giancarlo_Samperi Lun 17 Dic 2007 - 2:48

Un vero padre deve cercare di recuperare il figlio che si comporta male,rieducarlo,punirlo se necessario...ma non sbatterlo fuori di casa. E' una soluzione troppo comoda.E come ho già scritto,non contesto il problema che ha sollevato ma il modo con cui intende porvi rimedio.
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Messaggio  CapaMatta Lun 17 Dic 2007 - 3:07

Non si parla di sbattere fuori il figlio, ma di non dare soldi a chi in cambio di distribuirli in maniera adeguata li sperpera. Non ricevere piu soldi fino a che non vi è la certezza che una volta presi si gestiscano in maniera corretta.
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Messaggio  Giancarlo_Samperi Lun 17 Dic 2007 - 3:19

Ma questo significa togliere al Paese anche quella piccolissima fetta di torta che viene utilizzata correttamente!!
La ritengo sempre una soluzione estremista...
Mi verrebbe spontaneo dire: al posto di non prendere più soldi,buttiamo fuori chi non fa il proprio dovere e piazziamo qualcuno che gestisca onestamente questi fondi.Ma poi mi rendo conto che qualsiasi sarà il sostituto,si comporterà esattamente come il suo predecessore.E questa sicurezza mi terrorizza.
Allora,mettendomi al posto dell' UE (il fantomatico padre) sceglierei non di tagliare i fondi,ma di decurtarli.Questo sì.
Il fatto che questo ragionamento sia solo verosimile mi fa vergognare sinceramente di essere italiano.
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Due quesiti sulla mafia Empty Su Grillo e la sua proposta

Messaggio  Yorick Lun 17 Dic 2007 - 19:20

Vorrei intervenire su due temi sollevati:
1) Perché bisognerebbe escludere Grillo dai ragionamenti?
2) La proposta di bloccare i finanziamenti dell'UE all'Italia, perché essi vanno a finire, attraverso i politicanti meridionali, ad alimentare Mafia, Camorra, Ndrangheta e Sacra Corona Unita, non è di Grillo. Grillo si limita a riprendere quello che ha sancito l'OLAF, che non è una marca di cosmetici, ma l'Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (Office Européen de Lutte Anti-Fraude). Non so se è chiaro a che punto siamo arrivati. L'OLAF è costituito da un pugno di euroburocrati estremisti? No, siamo noi che siamo arrivati all'estremo.
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Due quesiti sulla mafia Empty Riflessioni

Messaggio  Hirundo Hiberna Lun 17 Dic 2007 - 19:34

Giancarlo_Samperi ha scritto:Facciamo attenzione a non divagare troppo e soprattutto a non confondere la mafiosità con l'incompetenza.Coincidono ma non sempre.E per favore lasciamo Grillo fuori da questo dibattito.Come ha rammentato Fava,in sede di parlamento europeo ha proposto pubblicamente di tagliare i finanziamenti all'Italia solo perchè non vengono utilizzati adeguatamente.Diamogli il merito di aver sollevato un problema giustissimo ma non quello di aver trovato una soluzione efficace.

http://it.youtube.com/watch?v=wTiWsXsTyyk&feature=user

Questo è il link del dibattito cui faceva riferimento Fava.Così ognuno puo' documentarsi da sè.
Da ora in poi cerchiamo di non perdere più di vista il leitmotiv della discussione.

Eh, no, caro Giancarlo. Non divaghiamo affatto e il leit motiv della discussione, credimi, è esattamente questo.
La protesta di Grillo non è avulsa dal nostro discorso sulla mafia perché la categoria MAFIA, coglie nel centro il Prof. Salerno, non è più separabile (lo è stata solo in casi rarissimi e uno di questi, è verissimo, è stato il Fascismo) dalla categoria POLITICA.
Personalmente considero Grillo un fottuto idealista ragione per cui lo amo, lo leggo, vado al Vaffanculo-day. Fottuti idealisti lo sono anche Salerno e Basile e questa è la sola motivazione per cui voglio loro un gran bene. Senza i fottuti idealisti il mondo sarebbe ben triste, così come se perdessimo la capacità di formulare l’utopia del mondo perfetto, il nostro mondo precipiterebbe nell’orrore, nell’osceno, nel brutto.
Tuttavia, se il mondo lo dessimo in mano agli idealisti, esso precipiterebbe altrettanto nell’orrore, nel brutto e nell’osceno: nel Terrore, meglio dire, che è parola della Storia. Nel Terrore è finita la Rivoluzione Francese, nel Terrore quella Russa, etc. etc. Ma mi farei ammazzare per gli ideali rivoluzionari di Libertè Egalitè Fraternitè. E allora come si spiega?
Si spiega con il semplice ragionamento che l’idealismo per sua natura è estremismo di vedute e tale deve essere perché i grandi utopisti della Storia dell’umanità, da Cristo a Tommaso Moro, costituiscono un catalizzatore potentissimo e come tali devono muoversi ad una velocità e ad un’altezza appunto estrema. Sennò il mondo, che ha tempi di reazione lentissimi, non ce la fa. Non dispiacerà a Machiavelli se gli prendo in prestito la metafora degli arcieri prudenti (vd. Cap. VI del Principe)
L’accusa più comune che si fa a Grillo è quella di stare al di fuori della politica. E’ facile parlare da fuori, è comodo, ma perché non scende lui per primo dal piedistallo candidandosi e dà concretamente una mano a migliorare le cose?
Gliel’ho mossa anch’io questa critica, fra me e me, poi ho capito.
Grillo fa un’azione ben più che concreta con la sua protesta ma non deve affatto entrare in politica, perché il suo compito non è quello. Può sembrare una soluzione di comodo, ma l’idealista Grillo è in realtà un uomo pratico. Grillo lo capisce bene che il suo estremismo, (che fra l’altro gli addossa l’enorme responsabilità, che non è per niente facile da assumersi e gliene va dato atto, di un vastissimo consenso che, come avviene per ogni massa, è molto variegato nelle motivazioni, nella consapevolezza, a sua volta nel senso di responsabilità) il suo estremismo, dicevamo, non può e non deve diventare né azione politica interna alla politica stessa, infatti non si è mai candidato, nè tantomeno l’assunto di partenza per una rivoluzione che si fa con le barricate che infatti non ha mai proposto. Se così fosse, si precipiterebbe nel Terrore, cioé nell’oclocrazia, nel disordine sociale e al rovesciamento di questa casta, presto presto se ne sostituirebbe un’altra di pari livello. Ce lo dice la Storia, ad ogni rivoluzione segue pressocchè una ritorno all’anciènt règime o comunque l’instaurarsi di nuovi poteri forti. Insomma la questione è la solita: Realpolitik col prezzo della Casta o Idealismo col rischio del Terrore? E’, a mio parere, un falso problema e ben lo capiva lo stesso Machiavelli, sempre lui!, che dopo molti capitoli di Realpolitik ci consegna la più alta Utopia del suo tempo: svegliare la classe dirigente (i Medici) e liberare l’Italia dallo straniero. Un’utopia che dà il senso e l’altezza della visione complessa di Machiavelli nella cui riflessione scindere l’aspetto della Realpolitik da quello dell’Utopia è delittuoso.
Fa bene Grillo a cantargliele alla Casta, fa bene a stare fuori dalle liste elettorali, dunque. Ma adesso dobbiamo procedere.
Le domande sono tante:
1) La Casta e cioé questa classe politica che ha messo in atto, come una cupola mafiosa, un meccanismo di autodifesa e autoconservazione, tale per cui il sitema si autoregola e rimane dunque autoreferenziiale e come tale incontrollabile, esiste?
2) E’ in definitiva vero che, seppure si salvano in due o in tre politici, la Casta va abbattuta nella sua interezza? O va combattuta in modo chirurgico, caso per caso, come ha detto Fava?
3) Lo Stato siamo noi cittadini che non abbiamo strumenti adatti per controllare la Casta e che ci dobbiamo tenere Mastella non votato, la Forleo spostata di peso, De Magistris boicottato, etc.? O lo Stato sono invece loro?

Proverò a rispondere per punti.
1) Ovviamente la Casta esiste.
2) Esistono due modi di abbatterla:
A - con un colpo di spugna. Esiste un solo colpo di spugna che si può dare e questa è la rivoluzione. Risultato? Il sistema politico è malato perché la Casta è malata e si è fatto il sistema a sua immagine e somiglianza, dunque in teoria buttando a mare la Casta si butta a mare il Sistema. Bene. E poi? Si presenta tutta una classe politica nuova che si dà un sistema nuovo basato su principi e valori e soprattutto che non si autocontrolla ma viene controllato dal cittadino, ergo:
Il migliore dei mondi possibili!!!!
Nella realtà però le cose non vanno così, la casta viene rovesciata e ci sono subito pronti i delfini. Si caccia Firrarello e viene il figlio di Firrarello (che si fa, gli si propina il test etico?); esplode tangentopoli e alla prima repubblica se ne sostituisce una seconda che ne è il riciclaggio.
Se tutta l’Italia fosse fatta non dai grillini, fra le fila dei quali c’è di tutto un po’, ma da Grillo soltanto allora sì, rovesciare la casta con un atto di forza che parte dal basso avrebbe un senso. Ma l’Italia questa coscienza grillina non ce l’ha, forse ce l’avrà fra quarant’anni (ma allora lo scenario sarà bello e cambiato, ammesso che ce ne sarà ancora uno!), ma di sicuro non ce l’ha ancora. E quando le cosiddette MINORANZE ATTIVE (perché quella dei grillini è comunque una minoranza rispetto all’intero popolo italiano) fanno la rivoluzione si devono trascinare dietro un popolo intero di individui che subito si scaldano alla protesta contro i privilegiati solo perché quei privilegi dei politici non ce li hanno loro! E così tutte le nobili intenzioni delle minoranze attive, attuate dal popolo subito pronto alla Rivoluzione populista ma del tutto impreparato attraverso una Rivoluzione culturale, vengono irrimediabilmente e molto pericolosamente svuotate di senso al punto che, rispetto al disordine sociale, un riparatorio ricambio della Casta con un’altra Casta sembra persino auspicabile.
B – la Casta si colpisce in modo capillare. Si prende caso per caso, senza generalizzare, nomi e cognomi, e si colpisce duro. Difficile, certo, perché la Casta si è circondata di garanzie, leggi personali, meccanismi di difesa al punto che diventa inespugnabile per il cittadino. Difficile, lentissimo ma corretto e soprattutto non destabilizzante. Purtroppo qualche volta neppure per la Casta, mi rendo conto.
3) Lo Stato, è un’ovvietà, siamo noi e sono anche loro. Se non sembra così è perché noi glielo abbiamo ceduto per intero, gli abbiamo fatto credere che lo Stato è solo Cosa Loro in quanto sono loro che ci rappresentano. Ciò implica tuttavia una nostra comoda volontà di auto-deresponsabilizzazione e la responsabilità è esattamente quella che Fava indicava ai giovani della nostra scuola che hanno la responsabilità civile dello Stato. I vuoti si riempiono sempre, se la Casta prende spazio è perché lo trova, è perché noi glielo lasciamo. Riprendersi in mano lo Stato significa esattamente trasformare il dibattito intellettuale in azione (anche fare il sit-in di protesta davanti alla vetrina di un negozio. Se poi il sit-in di protesta lo andiamo a fare anche sotto casa di Mastella, non nelle sedi ufficiali dove una protesta viene comodamente scambiata subito per un generico attacco alla politica tutta, ma sotto casa Mastella, io sono la prima che ci va), ma in azione responsabile, mirata, intelligente. Lo capisce bene Grillo che infatti se di rivoluzione parla, lo fa proprio in termini di rivoluzione culturale (mica di barricate, men che meno di astensionismo!) che avviene attraverso Internet e i nuovi sistemi di informazione, la cui portata alla Casta appare ben chiara, tanto è vero che la teme.
Un’ultima precisazione. Salerno trovava il discorso di Fava debole e giovanilista. A mio avviso costituisce un atto d’intelligenza adeguare l’eloquio all’uditorio, nei contenuti e nella forma, lo ritengo un atto di onestà intellettuale. Parlare a degli studenti liceali di casta, di sistema politico, etc. è vera demagogia, perché a quell’età non è per niente facile dominare una questione così complessa e non si hanno gli strumenti per controbattere. Il messaggio di Fava era semplice, ma non semplicistico: la rivoluzione si fa con l’informazione libera (sbaglio o sottolineava l’importanza dell’informazione da reperire su Internet?), si fa con gli atti di protesta mirati come il sit-in davanti alla vetrina scassata, si fa anche sputando in faccia a quei politici che trasferiscono la Forleo, facendo casino perché non ci sentiamo rappresentati. Tuttavia al posto di Salerno mi interrogherei sull’opportunità di destabilizzare una situazione in cui circa 500 giovani non si stavano facendo infinocchiare dal Signor Fava, ma stavano riflettendo e prendendo atto della loro utilità nella lotta alla mafia, stavano ragionando sul fatto di avere un preciso ruolo nella società civile. E se questo fa ritenere a Salerno la presente, una difesa del signor Fava o della Casta che secondo lui questi rappresenta, l’unica soluzione che mi si prospetta e rifargli il nodo della cravatta a modo mio!

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Ultima modifica di il Lun 17 Dic 2007 - 22:48 - modificato 1 volta.
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Messaggio  Giancarlo_Samperi Lun 17 Dic 2007 - 19:40

Giancarlo_Samperi ha scritto:E per favore lasciamo Grillo fuori da questo dibattito.Come ha rammentato Fava,in sede di parlamento europeo ha proposto pubblicamente di tagliare i finanziamenti all'Italia solo perchè non vengono utilizzati adeguatamente.Diamogli il merito di aver sollevato un problema giustissimo ma non quello di aver trovato una soluzione efficace.

Non ho detto di lasciare Grillo fuori da tutti i ragionamenti,ma da questo tipo di dibattito,per il motivo sopra citato.
Poco importa se la proposta sia farina del suo sacco o meno.Mi rifiuto di credere che TUTTI i fondi dell' UE vadano alla criminalità organizzata.Se il mangia-mangia fosse stato così eclatante,dubito che qualcuno ci possa dare ancora una lira. E' vero che la mafia non è finanziata solo(indirettamente s'intende..e si spera...) dall'UE,allo stesso modo è vero che l'UE non finanzia solo la mafia,ma anche quel residuo di Stato che è ancora degno di questo nome.
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Messaggio  Yorick Lun 17 Dic 2007 - 20:24

Io non ho destabilizzato un bel nulla. Ho posto solo una domanda scomoda perché c'era una puzza di incenso irrespirabile. I dibattiti si fanno così, se no, sai che noia. Dopo di me sono intervenuti molti altri ragazzi, forse perché hanno capito che si potevano fare domande sul serio, non solo per incensare Fava (ma com'è bravo lei, ma com'è che non ha paura ecc. ecc.). Alle questioni scomode poste dopo di me, Fava non ha risposto. Si è limitato a dire "Sì, certo, Mastella non è stata una scelta felice". Grazie, l'avevamo capito da noi.

Sì, certo, bisogna adattare l'eloquio al proprio uditorio, ma non i contenuti, altrimenti uno dovrebbe essere giovanilista con i giovani, femminista con le donne, fascista con i fascisti, estremista con quelli dei centri sociali, in perfetto stile veltroniano. Io credo che ai giovani bisogna dire la verità.

La Casta non va sostituita perché è corrotta. La Casta va sostituita perché corrompe. Molti non si rendono conto che il sistema Italia sta crollando. Se non li cacciamo via in qualche modo, trascineranno tutti nel baratro. Siamo ultimi per scelte strategiche nei settori dell'energia, dell'istruzione, della sicurezza. Siamo il paese della continua emergenza. Più tempo stanno lì, più noi sprofondiamo. Chi non se ne rende conto, per me, è un'idealista, nel senso deteriore del termine, cioè non capisce la realtà, non ha il polso della situazione, magari solo perché pensa che in fondo in fondo a casa non gli manca nulla e non sa immaginare il futuro dei propri figli in questa situazione del tutto corrotta.

Ma quando mai una classe politica corrotta e che corrompe è stata cacciata isolando le mele marce con interventi chirurgici? Chi dice questo, nega che esista la casta. Ma allora stiamo parlando di cose diverse?! Noi non abbiamo una classe politica eccellente, efficiente, da cui bisogna isolare con alcuni interventi chirurgici mirati alcune mele marce. Noi abbiamo un sistema antidemocratico e autoreferenziale, corrotto al 99% dove i pochi onesti che ci sono (tra cui sicuramente Fava), non possono fare nulla.

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Messaggio  Yorick Lun 17 Dic 2007 - 20:31

Scusa Giancarlo, c'è un organismo internazionale che è preposto a vigilare su dove vanno a finire i fondi UE. Quest'organismo scopre che la maggior parte dei fondi destinati all'Italia (non una piccola quota) vanno dritti dritti alle varie mafie, e propone come extrema ratio di sospenderne l'erogazione. Arrivi tu e dici: "Mi rifiuto di credere che TUTTI i fondi dell' UE vadano alla criminalità organizzata. Se il mangia-mangia fosse stato così eclatante,dubito che qualcuno ci possa dare ancora una lira". E' proprio quello che vorrebbero fare: non darci più un euro perché vanno a finire alle mafie. O forse tu hai una visione più chiara di quella che ha l'OLAF?
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Messaggio  Hirundo Hiberna Lun 17 Dic 2007 - 20:38

Soluzione: la rivoluzione populista? Soluzione: Salerno candidato nelle liste civiche? Che soluzione hai per mandarli a casa in definitiva? Ce lo dici o no dall'alto della tua cattedra?
Rondinella etichettatrice, Rondinella generalizzatrice, Rondinella che non pensa con la sua testa perchè una testa sua non ce l'ha e si limita a parafrasare Fava. Ma sì aggiungiamo ancora carne a fuoco, così le pubblche scuse che aspetto si fanno più urgenti! Ma Salerno agisce con lo spirito democratico di chi lascia le persone libere di esprimersi senza essere etichettate come etichettatrici da un etichettatore.
Mi autoproclamo in regime di Vaffa-day contro Salerno.
HH
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Messaggio  Giancarlo_Samperi Lun 17 Dic 2007 - 21:01

Cacchio prof Aiello,
anche se volessi controbattere mi verrebbe difficilissimo,dopo un discorso così ben articolato e un ritratto così oleografico della nostra situazione politica Very Happy. Tuttavia,con le residue forze intellettuali che mi restano,proverò a risponderle.
Cito testualmente i suoi spunti di riflessione:
1) La Casta e cioé questa classe politica che ha messo in atto, come una cupola mafiosa, un meccanismo di autodifesa e autoconservazione, tale per cui il sitema si autoregola e rimane dunque autoreferenziiale e come tale incontrollabile, esiste?
2) E’ in definitiva vero che, seppure si salvano in due o in tre politici, la Casta va abbattuta nella sua interezza? O va combattuta in modo chirurgico, caso per caso, come ha detto Fava?
3) Lo Stato siamo noi cittadini che non abbiamo strumenti adatti per controllare la Casta e che ci dobbiamo tenere Mastella non votato, la Forleo spostata di peso, De Magistris boicottato, etc.? O lo Stato sono invece loro?


1)Ahimè caro Mastella,checchè tu ne dica la Casta esiste eccome!!!E ne sei anche,tuo malgrado,l'esempio più eclatante!Senza fare le solite solfe su auto blu,biglietti per stadi,concerti e spettacoli pagati,benzina gratis,aereo gratis,etc etc etc....ma dico io,come fai ad usare il tuo elicottero privato per andare ad assistere con il figliol al Gran Premio di F1 a Imola? Bella frittata....è ovvio che appena lo viene a sapere Grillo,per lui attaccarti è come sparare sulla Croce Rossa...ma questo non ti giustifica.Anzi ti punisce equamente.

P.S. sono d'accordo con i privilegi ai parlamentari,ma solo quelli indispensabili!!!Per quanto mi sforzi non riesco a capire in che modo un onorevole mi possa aiutare se puo' andare gratis alla prima della Scala...nè cosa fanno gli uscieri di così importante da prendere lo stipendio di un chirurgo.Est modus in rebus.O no?

2)Ritengo che il problema non si risolva con il semplice abbattimento di questa casta.Secondo me la questione non è tanto fare tabula rasa o colpire con criterio,ma il punto focale è ABBATTERE IL FILTRO CHE CONDUCE UN POLITICO NEL SISTEMA DELLA CASTA. QUESTO FILTRO SI CHIAMA MAFIA.
Questo perchè,a prescindere dal tipo di pulizia che si intende fare,se non cambia il sistema di insediamento nei piani alti della politica,il potere resterà sempre nelle mani di chi lo userà per sè stesso e non per il bene dello Stato.A prescindere dall'essere idealisti o pragmatici.

3)Lo Stato (e questo dovrebbe saperlo specialmente un governo di sinistra,anche se spesso lo scorda) è costituito da noi cittadini.Concordo con la prof nel dire che siamo stati noi ,con il nostro lassismo e la nostra auto-deresponsabilizzazione,a consegnare le chiavi di questo Paese ai bramini in cima alla casta.Cullandosi del fatto che sono stati eletti dai sottoscritti,godono di tali privilegi che sono portati ad un' astrazione totale della realtà che governano,ma che non li circonda.Erano altri i tempi in cui Pertini faceva la fila alle Poste come un comune operaio.Adesso,gli operai,quando muoiono agonizzanti,non sono degni neppure di una visita da parte del Presidente del Consiglio,no,perchè la prima alla Scala è più importante.(Quest'ultimo episodio l' ho riportato da un intervento scritto precedentemente dal prof.Salerno,non vorrei attribuirmi meriti che non sono miei) Smile
Giancarlo_Samperi
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Messaggio  Giancarlo_Samperi Lun 17 Dic 2007 - 21:23

A parte che non ci trovo nulla di incensante(se si può dire) nell' elogiare una persona che si stima,come abbiamo fatto io ed altri ragazzi con Fava,non ho nessunissima intenzione di sostituirmi all OLAF. Quest' organizzazione, basandosi sui dati raccolti,ritiene inopportuno dare anche un solo centesimo all'Italia. Io,basandomi unicamente su cio' che vedo quotidianamente,ritengo che,se non si stanziassero fondi UE in Sicilia,la mafia verrebbe sì colpita ma molto relativamente,perchè ha infinite altre fonti di guadagno,mentre quella piccolissima percentuale di imprenditoria onesta ne uscirebbe molto piu' malconcia,perchè non ha le stesse risorse.
Ciò che si farebbe,se dovesse verificarsi questo scenario,è solo colpire a occhi chiusi a destra e a manca.E non lo trovo molto democratico.
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