Cerca
Ultimi argomenti attivi
Visite
Gaudeamus igitur
+10
---> Regina <---
elisuccia91
lidiuzza
cris
Yorick
Rorò
pupa
Mirko
CapaMatta
Hirundo Hiberna
14 partecipanti
Pagina 1 di 2
Pagina 1 di 2 • 1, 2
Gaudeamus igitur
Cari studenti della III Alfa (ma l'invito è esteso a tutti coloro che volessero partecipare),
eccovi il testo latino di cui proveremo a dare insieme una traduzione. Attendo vostre sollecitazioni.
HH
Sed quemadmodum natura quosdam proclives in iram facit, ita multae incidunt causae quae idem possint quod natura: alios morbus aut iniuria corporum in hoc perduxit, alios labor aut continua pervigilia noctesque sollicitae et desideria amoresque; quidquid aliud aut corpori nocuit aut animo, aegram mentem in querellas parat. Sed omnia ista initia causaeque sunt: plurimum potest consuetudo, quae si gravis est alit vitium. Naturam quidem mutare difficile est, nec licet semel mixta nascentium elementa convertere; sed in hoc nosse profuerit, ut calentibus ingeniis subtrahas vinum, quod pueris Plato negandum putat et ignem vetat igne incitari. Ne cibis quidem inplendi sunt; distendentur enim corpora et animi cum corpore tumescent. Labor illos citra lassitudinem exerceat, ut minuatur, non ut consumatur calor nimiusque ille fervor despumet. Lusus quoque proderunt; modica enim voluptas laxat animos et temperat.
eccovi il testo latino di cui proveremo a dare insieme una traduzione. Attendo vostre sollecitazioni.
HH
Sed quemadmodum natura quosdam proclives in iram facit, ita multae incidunt causae quae idem possint quod natura: alios morbus aut iniuria corporum in hoc perduxit, alios labor aut continua pervigilia noctesque sollicitae et desideria amoresque; quidquid aliud aut corpori nocuit aut animo, aegram mentem in querellas parat. Sed omnia ista initia causaeque sunt: plurimum potest consuetudo, quae si gravis est alit vitium. Naturam quidem mutare difficile est, nec licet semel mixta nascentium elementa convertere; sed in hoc nosse profuerit, ut calentibus ingeniis subtrahas vinum, quod pueris Plato negandum putat et ignem vetat igne incitari. Ne cibis quidem inplendi sunt; distendentur enim corpora et animi cum corpore tumescent. Labor illos citra lassitudinem exerceat, ut minuatur, non ut consumatur calor nimiusque ille fervor despumet. Lusus quoque proderunt; modica enim voluptas laxat animos et temperat.
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Gaudeamus igitur
Cioé qualcuno dovrebbe cimentarsi in una traduzione???
CapaMatta- Numero di messaggi : 139
Età : 33
Occupazione : studente
Classe : V C
Data d'iscrizione : 14.12.07
Gaudeo, es gavisus sum, ere
Nient'affatto. Qualcuno dovrebbe divertirsi (= gaudere) nella traduzione ....!!!!
HH
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Gaudeamus igitur
Facciamo finta che io non abbia lasciato alcun commento??
CapaMatta- Numero di messaggi : 139
Età : 33
Occupazione : studente
Classe : V C
Data d'iscrizione : 14.12.07
Re: Gaudeamus igitur
Senti, ma perché non la smetti e provi a tradurre due parole?
HH
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Gaudeamus igitur
Ora, tipo subito?
CapaMatta- Numero di messaggi : 139
Età : 33
Occupazione : studente
Classe : V C
Data d'iscrizione : 14.12.07
Re: Gaudeamus igitur
Tipo topo.
HH
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Gaudeamus igitur
la versione è un testo rap di tormento molto in voga tra i latini.
Mirko- Numero di messaggi : 27
Età : 31
Localizzazione : dietro di te
Occupazione : grazie a Dio nessuna
Classe : II liceo B classico
Data d'iscrizione : 25.09.08
Re: Gaudeamus igitur
Non è un rap perché è in prosa e non è in metrica.
Tutti parlate, nessuno c'ha il coraggio di tradurre ....
HH
Tutti parlate, nessuno c'ha il coraggio di tradurre ....
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
traduzione da sed a amoresque....
Ma come la natura produce oggetti inclini all'ira, alla stessa maniera sopraggiungono molte cause capaci di produrre le stesse cose della natura;la malattia ricoprì alcuni o un difetto fisico ( li condisse) a ciò, la fatica ( sott. perduxit) altri o le continue veglie notturne e le ansie e i desideri e le passioni; qualsiasi altra cosa o provocò danno al corpo o all'anima,(oppure) prepara la mente sofferente ai tormenti.
pupa- Numero di messaggi : 1
Età : 33
Occupazione : studentessa
Classe : 3° liceale sez.A
Data d'iscrizione : 04.10.08
Re: Gaudeamus igitur
Si vabbe'!!!!
COMPLIMENTI!
COMPLIMENTI!
CapaMatta- Numero di messaggi : 139
Età : 33
Occupazione : studente
Classe : V C
Data d'iscrizione : 14.12.07
Con altre parole
Hey, Pupa, ma perché "quosdam" che è maschile lo traduci "oggetti"? Gli oggetti, le cose, in latino avrebbero richiesto il neutro.
Perché "perduxit" lo traduci "ricoprì"?
Ma il problema non è questo.
Guarda, facciamo così: potrei chiederti a nome di tutti i tuoi compagni codardi (tu c'hai fegato, ragazza!) di dire con altre parole, senza tener minimamente conto del testo latino, quello che hai tradotto?
Questo esperimento on-line promette d'essere divertente. E, credetemi, molto interessante. Per noi prof è sempre molto difficile capire come siete arrivati ad una traduzione. Qui siete in ambiente protetto (ma anche senza l'anonimato, non dovete temere "ritorsioni" e non ci saranno voti), aiutateci a capire!!!
HH
Perché "perduxit" lo traduci "ricoprì"?
Ma il problema non è questo.
Guarda, facciamo così: potrei chiederti a nome di tutti i tuoi compagni codardi (tu c'hai fegato, ragazza!) di dire con altre parole, senza tener minimamente conto del testo latino, quello che hai tradotto?
Questo esperimento on-line promette d'essere divertente. E, credetemi, molto interessante. Per noi prof è sempre molto difficile capire come siete arrivati ad una traduzione. Qui siete in ambiente protetto (ma anche senza l'anonimato, non dovete temere "ritorsioni" e non ci saranno voti), aiutateci a capire!!!
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Gaudeamus igitur
Quosdam non potrebbe essere tradotto "alcuni"??La traduzione così verrebbe:Ma come la natura crea alcuni inclini all'ira....perduxit non potrebbe essere tradotto come "condusse"??
Rorò- Numero di messaggi : 62
Età : 34
Localizzazione : Mascalucia
Occupazione : studentessa
Data d'iscrizione : 24.11.07
tradurre il perfetto
Vi invito a rendere il perfetto latino non sempre con il passato remoto italiano, ma cercando di sfruttare anche il passato prossimo che nella nostra lingua è molto usato. Le indicazioni di Roberta Lo Fiego mi sembrano, peraltro, molto pertinenti.
Re: Gaudeamus igitur
Ma come la natura rende alcuni inclini all'ira,così sopravvengono molte cause,che possono (provocare)la stessa cosa(conseguenze-effetti)che (provoca)la natura:una malattia o un danno (delle parti) del corpo ha condotto alcuni a ciò,altri a una fatica o a continue veglie o a notti inquiete o a desideri d'amore;
cris- Numero di messaggi : 11
Età : 33
Localizzazione : catania
Occupazione : studentessa per forza di cose(...)
Data d'iscrizione : 24.11.07
Il corpo e la mente
"Iniuria corporum":
Va bene la traduzione letterale che ne dà Cris. Per capirci, comunque, si tratta di una "menomazione fisica".
Per il resto, "altri a una fatica o a continue veglie o a notti inquiete o a desideri d'amore" non è corretto.
Mi pare che la nostra (o il nostro?) Cris abbia un po' perso di vista che cosa porta chi a che cosa!!!!
Rivediamo la traduzione dunque, badando al fatto che "labor" "pervigilia" "noctes" "desideria" e "amores" sono tutti nominativi e quindi inevitabilmente ....
P.S. Non vi sembra molto interessante che per Seneca le cause dell'ira siano tutte ... "materiali"?
HH
Va bene la traduzione letterale che ne dà Cris. Per capirci, comunque, si tratta di una "menomazione fisica".
Per il resto, "altri a una fatica o a continue veglie o a notti inquiete o a desideri d'amore" non è corretto.
Mi pare che la nostra (o il nostro?) Cris abbia un po' perso di vista che cosa porta chi a che cosa!!!!
Rivediamo la traduzione dunque, badando al fatto che "labor" "pervigilia" "noctes" "desideria" e "amores" sono tutti nominativi e quindi inevitabilmente ....
P.S. Non vi sembra molto interessante che per Seneca le cause dell'ira siano tutte ... "materiali"?
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Oh Capamatta
Oh Capamatta, allievo di cotanto maestro, mentre sei on line, dai una mano a sbrogliare 'sta matassa...
Re: Gaudeamus igitur
Ma allo stesso modo in cui la natura provoca una certa inclinazione all'ira,così incidono molte cause che...("quae idem possint quod natura"..non sono riuscita a tradurre questo pezzo ):in alcuni la malattia o la violenza del corpo fece arrivare a ciò,in altri il lavoro o la continua veglia e le notti agitate e i desideri e gli amori;qualche altra cosa è stata dannosa per il corpo o per l'anima,prepara la mente malata alle sofferenze.
Ma tutte queste cose sono inizi e cause:perlopiù può essere l'abitudine che se è malsana alimenta il vizio.
Certamente è difficile che la natura cambi, nè è lecito mutare una buona volta gli elementi misti dei corpi organici.Ma per questo giovò sapere affinchè tu sottragga il vino ai "caratteri caldi" che Platone ritiene debba essere negato ai fanciulli e vieta che il fuoco venga incitato dal fuoco.Certamente affinchè non vengono saziati dal cibo:i corpi infatti si distendono e con il corpo gli animi si riscaldano.Al di qua il lavoro provochi in loro stanchezza, cosicchè venga diminuito,non venga consumato il calore e quelllo sbollisca il fervore di troppo.Anche il divertimento sarà utile:il piacere moderato tempera e rilassa gli animi.
ooooooook ora chi me la corregge?????????
Ma tutte queste cose sono inizi e cause:perlopiù può essere l'abitudine che se è malsana alimenta il vizio.
Certamente è difficile che la natura cambi, nè è lecito mutare una buona volta gli elementi misti dei corpi organici.Ma per questo giovò sapere affinchè tu sottragga il vino ai "caratteri caldi" che Platone ritiene debba essere negato ai fanciulli e vieta che il fuoco venga incitato dal fuoco.Certamente affinchè non vengono saziati dal cibo:i corpi infatti si distendono e con il corpo gli animi si riscaldano.Al di qua il lavoro provochi in loro stanchezza, cosicchè venga diminuito,non venga consumato il calore e quelllo sbollisca il fervore di troppo.Anche il divertimento sarà utile:il piacere moderato tempera e rilassa gli animi.
ooooooook ora chi me la corregge?????????
lidiuzza- Numero di messaggi : 1
Età : 32
Localizzazione : Mascalucia(CT)
Occupazione : Studente x sempre
Classe : 3A
Data d'iscrizione : 28.11.07
Re: Gaudeamus igitur
Provo anche io a dare una traduzione XD
Ma come la natura umana rende alcuni inclini all'ira,così sopravvengono molte cause capaci (di produrre) gli stessi effetti della natura : una malattia o una menomazione delle parti del corpo ha condotto alcuni a ciò , una fatica o continue veglie o notti inquiete o desideri d'amore (hanno condotto) altri (a ciò); ogni altra cosa che ha danneggiato o il corpo o l'anima, predispone la mente malata alle lamentele.
Ma come la natura umana rende alcuni inclini all'ira,così sopravvengono molte cause capaci (di produrre) gli stessi effetti della natura : una malattia o una menomazione delle parti del corpo ha condotto alcuni a ciò , una fatica o continue veglie o notti inquiete o desideri d'amore (hanno condotto) altri (a ciò); ogni altra cosa che ha danneggiato o il corpo o l'anima, predispone la mente malata alle lamentele.
elisuccia91- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 24.11.07
panico!!!
La mia traduzione è molto simile a quella di cris!!Ma ho un dubbio...Seneca ha il link del forum??
---> Regina <---- Numero di messaggi : 7
Data d'iscrizione : 30.11.07
Adsum!
Salvete,
Seneca sum et, vestrae clarissimae magistrae voce, moneo ut vos multum studeatis, quoniam pessume (verbo obsoleto, more Sallustiano) intellexistis meas cogitationes de ira.
Ave atque valete.
L. A. Seneca
Seneca sum et, vestrae clarissimae magistrae voce, moneo ut vos multum studeatis, quoniam pessume (verbo obsoleto, more Sallustiano) intellexistis meas cogitationes de ira.
Ave atque valete.
L. A. Seneca
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Gaudeamus igitur
Beh, Seneca non può essere in grado di giudicare, perché di italiano non ne sa nulla. Io direi che la traduzione di Elisuccia non è niente male; sbaglio, rondinella invernale?
Bingo!
Va benissimo tradurre "sopravvengono molte cause capaci di". La traduzione letterale sarebbe:
"Così sopraggiungono molte cause, che possono lo stesso che la natura" (la relativa qui al congiuntivo presenta una sfumatura di eventualità).
Inoltre è meglio iniziare il periodo mantenendo l'antitesi di Seneca e non anticipando i soggetti. E cioé:
"Alcuni ... altri," etc. perché se Seneca inizia il periodo proprio mettendo l'accento sulla differenza fra categorie di persone, è importante mantenerla.
La traduzione letterale di "desideria amoresque" è "i desideri e gli amori". Elisuccia invece traduce "i desideri d'amore". Fa bene Elisuccia. Le traduzioni letterali sono correttamente tristi. La traduzione è anche interpretazione, non è nulla di meccanico. Certo, forse Seneca voleva dire che alcuni si consumano per gli amori o anche nel coltivare altro genere di desideri, ma Elisuccia ha deciso così. La cosa importante è che Elisuccia sappia perfettamente che "amores" non è un genitivo e che la sua sia una scelta, non una svista.
OK, io direi di dare per approvata la traduzione dei primi due periodi. Di questo passo, finiremo a Giugno.
E perché no?
Ut gaudeamus, tempore opus est nobis!
HH
"Così sopraggiungono molte cause, che possono lo stesso che la natura" (la relativa qui al congiuntivo presenta una sfumatura di eventualità).
Inoltre è meglio iniziare il periodo mantenendo l'antitesi di Seneca e non anticipando i soggetti. E cioé:
"Alcuni ... altri," etc. perché se Seneca inizia il periodo proprio mettendo l'accento sulla differenza fra categorie di persone, è importante mantenerla.
La traduzione letterale di "desideria amoresque" è "i desideri e gli amori". Elisuccia invece traduce "i desideri d'amore". Fa bene Elisuccia. Le traduzioni letterali sono correttamente tristi. La traduzione è anche interpretazione, non è nulla di meccanico. Certo, forse Seneca voleva dire che alcuni si consumano per gli amori o anche nel coltivare altro genere di desideri, ma Elisuccia ha deciso così. La cosa importante è che Elisuccia sappia perfettamente che "amores" non è un genitivo e che la sua sia una scelta, non una svista.
OK, io direi di dare per approvata la traduzione dei primi due periodi. Di questo passo, finiremo a Giugno.
E perché no?
Ut gaudeamus, tempore opus est nobis!
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Gaudeamus igitur
Certamente domani tanta gente avrà almeno un interrogazione, grazie allo splendido orario pesante come un mattone, una fila interminabile di compiti e si cimenterà in questa impresa, L'importante è crederci! Si.. ritorno a studiare..
LuIgI- Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 07.10.08
Re: Gaudeamus igitur
Continuo."Ma ognuna di queste cose è inizio e causa(=lett.inizi e cause):moltissimo può la consuetudine,che,se è pesante,alimenta il vizio.Di certo è difficile cambiare la natura e non è lecito trasformare la mescolanza di elementi fra quelli formatasi un tempo[qualcuno chiarisca meglio questa parte];ma anche a questo scopo ha giovato ciò che abbiamo appreso,neghi il vino ai caratteri caldi,il quale(sogg.è il vino) Platone ritiene debba negarsi ai fanciulli,e si deve evitare che il fuoco venga alimentato con fuoco".
Deborucciah- Numero di messaggi : 34
Localizzazione : mascalucia
Classe : IIA classico
Data d'iscrizione : 01.12.07
Pagina 1 di 2 • 1, 2
Pagina 1 di 2
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Lun 10 Mar 2014 - 1:35 Da AL
» Camilleri legge Marchesi
Mer 3 Nov 2010 - 23:32 Da Yorick
» VOGLIAMO LA SEDE UNICA!
Ven 22 Ott 2010 - 13:53 Da Hirundo Hiberna
» E' ufficiale!
Gio 16 Set 2010 - 0:01 Da Yorick
» 11 settembre 9 anni dopo
Sab 11 Set 2010 - 10:42 Da Yorick
» L'Italia è pronta ad avere un premier gay
Mar 24 Ago 2010 - 23:12 Da Hirundo Hiberna
» Cimitero degli errori
Mar 10 Ago 2010 - 0:50 Da Hirundo Hiberna
» A CACCIA ... DELLA NOTIZIA!
Dom 27 Giu 2010 - 23:52 Da Hirundo Hiberna
» Cinque consigli per chi finisce la scuola
Gio 24 Giu 2010 - 20:11 Da Giovanni T.