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Adolescenti: che fare?
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AL
Hirundo Hiberna
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Adolescenti: che fare?
Adolescenti che guardano a veline e calciatori come all'unico modello in grado di assicurare successo e felicità mentre la scuola mantiene con fatica il suo mandato educativo.
Peggio se la passano i genitori, sempre vittime del senso di colpa, spesso iperprotettivi (i padri, oggi più delle madri) e sempre più arresi di fronte alle ansie, ai ricatti e alle oggettive difficoltà dei figli adolescenti. Gli adolescenti sono spesso scontenti. Sono scontenti di se stessi, delle loro relazioni affettive, del loro corpo che cambia, della loro mente, delle loro famiglie, della scuola, del mondo che non gli offre certezze, delle istituzioni civili e religiose che non costituiscono più un punto di riferimento stabile. Non si sentono mai abbastanza. Non si sentono abbastanza belli. Non si sentono abbastanza bravi. Non si sentono abbastanza capiti. Non si sentono abbastanza integrati con i loro coetanei. Non si sentono abbastanza gratificati dopo i loro sforzi. Non si sentono abbastanza felici, anche quando tutto nella loro vita implicherebbe che lo fossero. Non si sentono abbastanza.
E troppo spesso la scuola si trasforma in un luogo di frustrazioni. Così la casa, dove si soffoca e ci si massacra come in un ring. Un luogo dove si lotta e si perde sempre. Un luogo da cui scappare. Naturalmente nessuno si sogna di generalizzare. Ci sono adolescenti la cui passione per la vita, per la bellezza, per tutto ciò che è sano appare stupefacente. Ci sono adolescenti animati da un'altezza di sentire e da una tensione idealistica che affascina.
Adolescenti: che fare?
HH
Peggio se la passano i genitori, sempre vittime del senso di colpa, spesso iperprotettivi (i padri, oggi più delle madri) e sempre più arresi di fronte alle ansie, ai ricatti e alle oggettive difficoltà dei figli adolescenti. Gli adolescenti sono spesso scontenti. Sono scontenti di se stessi, delle loro relazioni affettive, del loro corpo che cambia, della loro mente, delle loro famiglie, della scuola, del mondo che non gli offre certezze, delle istituzioni civili e religiose che non costituiscono più un punto di riferimento stabile. Non si sentono mai abbastanza. Non si sentono abbastanza belli. Non si sentono abbastanza bravi. Non si sentono abbastanza capiti. Non si sentono abbastanza integrati con i loro coetanei. Non si sentono abbastanza gratificati dopo i loro sforzi. Non si sentono abbastanza felici, anche quando tutto nella loro vita implicherebbe che lo fossero. Non si sentono abbastanza.
E troppo spesso la scuola si trasforma in un luogo di frustrazioni. Così la casa, dove si soffoca e ci si massacra come in un ring. Un luogo dove si lotta e si perde sempre. Un luogo da cui scappare. Naturalmente nessuno si sogna di generalizzare. Ci sono adolescenti la cui passione per la vita, per la bellezza, per tutto ciò che è sano appare stupefacente. Ci sono adolescenti animati da un'altezza di sentire e da una tensione idealistica che affascina.
Adolescenti: che fare?
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Adolescenti: che fare?
Vedo che alla domanda della professoressa non ha ancora risposto nessuno, ma questo è comprensibile... E' molto difficile trovare una risposta alla domanda "che fare?", perchè le vere difficoltà sorgono al momento dell'azione. Non richiede un grande sforzo l'individuare i motivi che sono all'origine del malessere che interessa gran parte di noi adolescenti: l'insicurezza va posta, a mio parere, al primo posto. Proprio io in prima persona sono molto limitata da una grande insicurezza, nonostante le persone a me vicine mi abbiano sempre spronato a credere in me e nelle mie capacità. Certo, il mio cervello si rende conto che non ho nulla in meno degli altri... Ma sinceramente mi sento oppressa da una società in cui tutti sono pronti a giudicare, a puntare il dito contro gli altri, ed in cui spesso la sensibilità va a farsi benedire. E' il timore di quanto possano pensare gli altri di me a bloccarmi, ed è davvero stupido, ne sono perfettamente consapevole, perchè la vita scorre velocemente ed io perdo le mie giornate chiudendomi al mondo...Per quanto possa essere amaro questo pensiero, non basta a spingermi ad agire, mi rendo conto di star affondando sempre più nella rassegnazione.Ho già 17 anni, e non ho un sogno in cui credere, nessun interesse e speranza per il futuro. Forse sono troppo pigra? Forse sono talmente ottusa da non aver capito un accidenti della vita? Direi entrambe le opzioni. La difficoltà sta però nell'agire, nel cambiare...se questo non succede non si cresce. Che fare? Bè, mi dispiace di non aver scritto nulla di costruttivo, ho solo continuato a piangermi addosso ! Non ho detto nulla di nuovo, sono certa che qualcuno si riconoscerà in me in qualche modo (spero per lui/lei di no!), però ho sentito il bisogno di manifestare questo malessere che reprimo ogni giorno, per quanto possa essere cosa banale... Grazie!
AL- Numero di messaggi : 5
Età : 32
Localizzazione : mascalucia
Occupazione : studentessa
Classe : II liceo A
Data d'iscrizione : 18.12.08
Manco morta
Riconosco in queste parole tanta della mia inquietudine di adolescente (non ci tornerei manco morta!) e so che molti miei studenti vivono le stesse sensazioni. Che fregatura la vita, AL! Oggi, guardandomi indietro, capisco quanto spreco di energie, di tempo, quanta sofferenza gratuita. Ma è inutile, l'esperienza di qualcun altro non può risolverti il problema. E' come dice il fumetto Mafalda:
Quando impari tutte le risposte, ecco che ti cambiano tutte le domande!!!
E comunque coraggio, AL! La tua inquietudine è già una domanda di Senso, un desiderio di progettualità che magari ancora non ha trovato espressione. Il che non è poco. Certo, lo so, è che fa male male male ....
HH
Quando impari tutte le risposte, ecco che ti cambiano tutte le domande!!!
E comunque coraggio, AL! La tua inquietudine è già una domanda di Senso, un desiderio di progettualità che magari ancora non ha trovato espressione. Il che non è poco. Certo, lo so, è che fa male male male ....
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Adolescenti: che fare?
Scusate, non voglio ammazzare il topic che trovo molto interessante, però questa ve la devo raccontare. L'altro giorno ho detto a mio fratello: "Sai, c'è stata un'interessante conferenza sul tema 'Adolescenti. Che fare?'..." Non avevo neanche finito di parlare e lui seraficamente mi ha interrotto, dicendo: "Adolescenti. Che fare?... Aspettare!" Micidiale. Peggio di quel tizio citato dalla preside, che alla domanda: "Adolescenti. Che fare?" avrebbe risposto: "Scipparici a testa!!!".
Aspettare..cosa??
Ecco,è questa la mia domanda.Aspettare cosa?L'inerzia,la pigrizia,il senso di dispersione potranno mai essere una carica positiva per quella porzione di adolescenti che non credono nella cultura?E come?
Deborucciah- Numero di messaggi : 34
Localizzazione : mascalucia
Classe : IIA classico
Data d'iscrizione : 01.12.07
Matrimìììììììììììììììììììaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
Matrimìa, Deborucciah, ma chi te le mette 'ste cose in testa, la tua prof d'italiano????????????
HH
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Adolescenti: che fare?
Credo che aspettare sia fondamentale... ma se l'attesa dovesse rivelarsi vana? Se per caso non dovessi trovare risposta alla mia "domanda di senso"? Magari diventando adulti si dispone di maggiori risorse perchè ciò avvenga?
AL- Numero di messaggi : 5
Età : 32
Localizzazione : mascalucia
Occupazione : studentessa
Classe : II liceo A
Data d'iscrizione : 18.12.08
Tutti pazzi per Yorick
Ma ancora qualcuno di voi prende sul serio Yorick???????????????
HH
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Adolescenti: che fare?
...Non dovremmo?? nel dubbio lo si prede sul serio!
AL- Numero di messaggi : 5
Età : 32
Localizzazione : mascalucia
Occupazione : studentessa
Classe : II liceo A
Data d'iscrizione : 18.12.08
Re: Adolescenti: che fare?
volevo dire "preNde", pardon!AL ha scritto:...Non dovremmo?? nel dubbio lo si prede sul serio!
AL- Numero di messaggi : 5
Età : 32
Localizzazione : mascalucia
Occupazione : studentessa
Classe : II liceo A
Data d'iscrizione : 18.12.08
Re: Adolescenti: che fare?
Non si cresce aspettando, si cresce vivendo. L'aspettare non è altro che un ritardare la maturazione. La cultura non è il primo input per risvegliarci,il primo input è la necessità,forse a volte abbiamo la pancia troppo piena e lo scordiamo...
Giancarlo_Samperi- Numero di messaggi : 157
Età : 34
Localizzazione : mascalucia
Occupazione : nihilfacens vita natural durante
Classe : la mia, modestamente, non è acqua
Data d'iscrizione : 15.12.07
..è tutto un grande punto interrogativo..
Buona sera a tutti! Credo che non sia un caso che il mio primo intervento sul forum riguardi proprio un argomento del genere.. si può dire che è uno di quelli che più mi tocca da vicino... in primo luogo perchè sono un'adolescente (sfortunatamente xD ..posso usare la faccina "xD"?! è tipo una risata.. la uso sempre! xD) ..e in secondo luogo perchè i problemi elencati dalla prof li sento parte di me.. io sono un problema vivente! xD beh.. tanto per farvi una metafora (amo parlare per metafore!) io mi sento un po' come un pezzo di un puzzle.. però per qualche motivo questo puzzle mi sta "stretto".. ora le cose sono due: o sono nel puzzle sbagliato.. oppure sono io ad essere "sbagliata" per qualunque puzzle... molte volte ho questa sensazione, la sensazione d essere totalmente inadeguata e totalmente diversa dagli altri adolescenti... e questo per tante cose che magari gli altri fanno, ma io non faccio... con questo non voglio dire che, per sentirmi "adeguata" dovrei omologarmi agli altri, assolutamente.. ma solo che potrebbe essere un modo per sentirmi parte di una società che mi sta stretta.. quante cose non condivido della mentalità corrente.. troppe.. forse è per questo che mi sento così a disagio con me stessa e con gli altri, e tendo a legare con i miei "simili".. e purtroppo sono davvero pochi.. pochi pezzi spaiati, in attesa di trovare qualcosa che li possa rendere "completi".. chissà, magari è il puzzle che per essere completo ha bisogno di questi pezzi, e non viceversa.. ma il problema è proprio l'insicurezza, come ha detto AL, che ti fa pensare di non essere necessario.. per la serie "tutti utili, nessuno indispensabile".. (o qualcosa del genere..) ..del resto mi chiedo.. un singolo pezzo come può fare la differenza..? in questa vita ci sono troppe cose che accadono senza un motivo apparente, senza un senso apparente.. e nessuno può darci risposte o certezze.. dove le dovremmo trovare?? Di certo, senza offesa, non nei genitori, o nei prof.. cioè.. forse una risposta soddisfacente non è nemmeno in noi stessi, non vedo come potrebbe darcela qualcun'altro.. nè in questo mondo, nè in nessun altro.. forse è da questo che nasce la sensazione di ineguatezza.. dal fatto di percepire tutto come un grande punto interrogativo, a cui è impossibile trovare una risposta.. e con "tutto", intendo anche se stessi.. m è capitato di sentire da molti questo genere di metafora.. (mentre quella del puzzle è un inedito esclusivo, progettato dalla sottoscritta! ..vedete a cosa penso mentre sono a scuola?! xD)
..ma comunque.. mi pare di aver detto abbastanza.. anche troppo forse..! ..spero di non aver scandalizzato nessuno con le mie parole.. e forse è meglio mantenermi in incognito, per evitare possibili ritorsioni! (tipo una bella camicia di forza xD) vi lascio.. se qualcuno ha una risposta alla sua domanda esistenziale, che mi illumini!
ps: non mi aspettavo tanto senso dell'umorismo da parte di yorick xD[i]
..ma comunque.. mi pare di aver detto abbastanza.. anche troppo forse..! ..spero di non aver scandalizzato nessuno con le mie parole.. e forse è meglio mantenermi in incognito, per evitare possibili ritorsioni! (tipo una bella camicia di forza xD) vi lascio.. se qualcuno ha una risposta alla sua domanda esistenziale, che mi illumini!
ps: non mi aspettavo tanto senso dell'umorismo da parte di yorick xD[i]
Chris- Numero di messaggi : 4
Età : 33
Occupazione : Studentessa (a tempo perso xD)
Classe : La mitica II A! =)
Data d'iscrizione : 17.11.08
..muah..
..dimenticavo! Lei, prof Hirundo Hiberna, è la prima persona adulta a cui sento dire che non vorrebbe ritornare adolescente!! : S di solito il motto di tutti i "grandi" sembra invece essere proprio quello di voler tornare indietro, all'età che, per loro, è più bella.. non so voi, ma io sento dire a tutti:"Ma tu che problemi devi avere?! Questa è l'età più bella".. a loro sì che ci scipperei a testa!xD
Chris- Numero di messaggi : 4
Età : 33
Occupazione : Studentessa (a tempo perso xD)
Classe : La mitica II A! =)
Data d'iscrizione : 17.11.08
Re: Adolescenti: che fare?
Questa storia del pezzo spaiato di un puzzle fa un po' Hescher. Magari anche un po' Borges ... e rende perfettamente l'idea. Cara/o Chris, pensa che invece noi adulti abbiamo già trovato il nostro posto nel puzzle! Ora abbiamo trovato il nostro bel posticino nel puzzle e, come sempre accade, solo adesso apprezziamo la libertà del pezzo che vaga in mezzo a milioni di pezzi, ancora non conosce il suo destino, può ancora scegliere tutto, costruire, spostarsi, cercare nuovi orizzonti.
Cosa dicono gli adulti? Che la vostra è l'età migliore?
Hanno ragione. La libertà è un dono che la vita elargisce raramente. Pensa com'è stimolante starsene in mezzo al mare con la libertà di scegliere dove veleggiare!
Hanno torto. La libertà è una responsabilità enorme. Pensa che angoscia starsene in mezzo al mare senza punti di ancoraggio e con troppe decisioni da prendere!
Cara/o Chris, lo sai che c'è?
C'è che noi adulti stiamo proprio incastrati in un puzzle. E il bello è che pensavamo almeno di capirci qualcosa del disegno che avremmo contribuito a formare. E invece ....!
Qualcosa magari afferriamo. Spesso tardi. Troppo ci sfugge...
HH
Cosa dicono gli adulti? Che la vostra è l'età migliore?
Hanno ragione. La libertà è un dono che la vita elargisce raramente. Pensa com'è stimolante starsene in mezzo al mare con la libertà di scegliere dove veleggiare!
Hanno torto. La libertà è una responsabilità enorme. Pensa che angoscia starsene in mezzo al mare senza punti di ancoraggio e con troppe decisioni da prendere!
Cara/o Chris, lo sai che c'è?
C'è che noi adulti stiamo proprio incastrati in un puzzle. E il bello è che pensavamo almeno di capirci qualcosa del disegno che avremmo contribuito a formare. E invece ....!
Qualcosa magari afferriamo. Spesso tardi. Troppo ci sfugge...
HH
Hirundo Hiberna- Numero di messaggi : 878
Età : 51
Localizzazione : III A - II B - III B Liceo Classico
Occupazione : docente
Classe : molta
Data d'iscrizione : 24.11.07
Re: Adolescenti: che fare?
Prof, vedo che ha colto il punto fondamentale della questione, che, a mio parere è proprio che non c'è un punto fondamentale.. mi spiego meglio.. non esiste un'unica risposta, nè un unico punto di vista su cui basarsi per parlare di un argomento del genere.. ognuno vive in un micro-puzzle personale, che si crea da sè, giorno per giorno.. ma comunque credo che il fatto di essere adulti, non neghi assolutamente la possibilità di continuare a sistemarsi intorno i propri pezzi.. anche gli adulti hanno questa liberta.. e hanno proprio il vantaggio di aver vissuto di più, e di saper mettere al posto giusto se non tutti, la maggior parte di questi pezzi.. cioè, penso che l'esperienza giochi un ruolo da non sottovalutare.. però certo, ciò non vuol dire che essere adulti sia meglio di essere adolescenti.. non c'è un "meglio".. ogni età ha le proprie responsabilità, i propri problemi, le proprie "domande di senso", che cambiano anche a seconda delle persone.. per questo non si può trovare un'unica risposta.. per questo siamo tutti come navi lasciate un po' al loro destino.. ma questo aprirebbe altre questioni che esulano dal topic preso in considerazione.. alla fine sa qual è il problema fondamentale? Non è tanto come costruire questo puzzle.. è come se le esperienze della nostra vita aggiungessero un pezzo per volta e lo completassero.. insomma, fa tutto da sè.. il problema più che altro è conoscerlo, capire, e sopratutto, rapportarsi con il "puzzle più grande": la vita in generale.. e con gli altri micro-puzzle intorno a noi.. perciò, accanto alla domanda "che fare?" io direi.. COME fare..?
Chris- Numero di messaggi : 4
Età : 33
Occupazione : Studentessa (a tempo perso xD)
Classe : La mitica II A! =)
Data d'iscrizione : 17.11.08
Pagina 1 di 1
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