Noi non vi abbiamo detto bugie

Ieri è fallita l'Islanda. La crisi sale di livello, non più fallimenti di una banca o più banche, ma di un intero Stato. La gente ha trovato di punto in bianco i bancomat bloccati e le banche chiuse. Fine dei soldi. Ogni cittadino islandese deve 400.000 dollari a qualcuno fuori del paese.

Senza fare allarmismi, e con le dovute proporzioni tra Islanda e Italia, a breve la crisi impatterà con tutta violenza anche da noi.

L'anno scorso di questi tempi nella mia ex 5H iniziavamo un lavoro di approfondimento economico che abbiamo portato avanti per tutto l'anno. La mia intenzione era fornire agli alunni che avrei lasciato di lì a qualche mese quante più nozioni possibili per poter comprendere quello che sarebbe avvenuto. Studiando il 1929 abbiamo fatto continui parallelismi con quello che stava avvenendo da noi. Le mie fonti oltre ad alcuni libri erano alcuni siti: beppegrillo, effedieffe, europe 2020 che con un anno di anticipo prevedevano quello che sarebbe successo e lanciavano gridi di allarme perché la politica si attivasse a prendere delle contromisure per tempo.

Si stanno attivando ora, i deficienti che si sono eletti da soli, quando la frittata è ormai fatta. Dopo aver occultato i fatti per più di un anno, trasmettendo in TV le solite boiate. Ora iniziano a far trapelare qualcosa, ma sempre condendo il tutto di bugie rassicuranti.

Personalmente sono convinto che la verità premia sempre e che cercarla e conoscerla è il vero senso della vita, e che più pragmaticamente, come dice il buon padre Dante "saetta previsa vien più lenta". Meglio sapere prima, per quanto è possibile, ciò che accadrà, che vivere come intorpiditi per poi svegliarsi di colpo.

So per certo che centinaia di altri colleghi in tutta Italia facevano un percorso analogo di conoscenza (magari anche contro i più scettici dei propri alunni che dicevano sarcasticamente: "ma quindi, prof, secondo lei fra un po' crolla tutto?") e preparavano per tempo i propri alunni a cercare di capirci qualcosa. Ecco, senza falsa modestia, mentre tutti mentivano, noi vi abbiamo detto la verità. Mentre la TV mente platealmente e in continuazione dall'11 settembre 2001, come in un incubo orwelliano, noi dicevamo la verità.

La scuola vi ha detto la verità e ve la dice sempre, quando vi dice che la bellezza si costruisce con fatica, che la ricchezza vera nasce dall'impegno, che lo studio è l'unica arma per essere veramente liberi. Sono fiero di questo. La scuola vi diceva la verità, mentre tutti gli altri mentivano.

Per questo mi fanno un po' pena quelli che oggi non sono entrati con la scusa di protestare contro i tagli del governo. Non si rendono conto che queste forme di protesta sono il lusso che non possiamo più permetterci. Se erano veramente convinti delle loro ragioni, avrebbero protestato di pomeriggio, senza saltare la scuola. Ma, ripeto, è un lusso che non potremo più permetterci. Credete a me, tra qualche settimana anche i tagli del governo alla scuola che ora ci sembrano una enormità e contro i quali qualcuno a ragione intende protestare, saranno solo un puntino lontano, addirittura verranno salutati come una scelta di grande buon senso in un momento catastrofico per tutta l'economia.

Dopo questa crisi che sarà tremenda, forse torneremo più seri. Forse torneremo anche a insegnare e a studiare con più rigore e passione, per costruire davvero un mondo migliore, più solido e più giusto, non come questo che sta venendo miseramente giù come un baraccone di cartapesta.

Bè prof. non ho nulla da ridire sul suo discorso...è vero che la politica è fatta di bugie e di inganni che i masmedia ci vogliono inculcare in testa notizie assolutamente false,ecc ecc...
Ma cosa intende per la scuola ve lo aveva detto?
Intendeva per caso dire che la scuola ci aveva messo in guardia sui pericoli di una società corrotta dove solo chi ha i soldi va avanti? Che ormai siamo stati ingannati così tante volte dallo stato e dai politici che ormai non ce ne rendiamo più conto?Che la terra dove viviamo non ci appartiene più?...

Bè ormai è vero è tutto così falso che ci sembra la realtà...

Ma, mettendo da parte questo discorso, torniamo alla crisi economica: Propio ieri sulla REPUBBLICA ho letto un articolo molto interessante il titolo era:"Volano le Borse,Milano da record"
In sintesi è stato approvato, dai governi mondiali, il piano Ue contro la crisi...
si è registrato un aumento del 10,15 e addirittura del 20% su molte banche d'Europa
Io mi chiedo ci sarà un cambiamento nel pensiero della politica o resterà tutto come prima?

vegetro ha scritto:
Ma cosa intende per la scuola ve lo aveva detto?

Intendo dire che tanti docenti di storia, in tutta Italia, me compreso, avevano anticipato ai propri studenti cosa sarebbe accaduto e li avevano messi in guardia. Poi ho allargato il quadro, dicendo che la scuola, per quanto bistrattata, ancora oggi fornisce informazioni e valori più solidi di quanto non facciano tutti gli altri. E' un invito a fidarsi dei bravi docenti (e ce n'è) che nonostante tutto vanno avanti.

Per quanto riguarda i rialzi delle borse, si tratta di scosse elettriche a una rana già morta. Come ben sai, con la scossa elettrica la rana sembra viva, ma è solo apparenza. Già oggi le borse sono di nuovo giù. In ogni caso il piano europeo è migliore di quello americano, ma non è stato adottato dalla UE, che in questi giorni di crisi è praticamente scomparsa, bensì dai 4 grandi cioè Inghilterra, Germania, Francia e Italia. L'UE in questa vicenda ha mostrato tutti i suoi limiti di organizzazione senza un vero potere politico. Meglio così.

Penso che cambieranno molte cose. Questa crisi lascerà un segno profondissimo. Tenete conto che la crisi non è ancora esplosa in tutti i suoi aspetti dirompenti. Teniamoci forte, coraggio e studiate!

Sono un ex studente della ex 5a H, e posso confermare che le previsioni del prof Salerno si sono rivelate più che corrette devo anche riconoscere che mentre tv e giornali ci distraevano parlando di altri problemi ben minori il prof è stato l'unico che ci ha informati di una colossale crisi in avvicinamento...
Incuriosito, avevo anche approfondito la crisi del 29' scaricando materiale da internet o leggendo "Roosevelt e il new deal" e in questi giorni ho avuto modo di notare molte dinamiche in comune tra le due crisi, provando una leggera angoscia
Inoltre non credo sia saggio illuderci quando leggiamo sui giornali "Volano le borse, Milano da record"... significa solo che sinora abbiamo avuto solo un accenno di crisi finanziaria (le borse potrebbero infatti sprofondare di nuovo, esattamente come nel '29) ma in ogni caso dobbiamo ancora subire gli effetti della crisi economica ( capire la distinzione tra economia e finanza è molto importante, come ci ha insegnato il prof Salerno )
Spero comunque che tutto ciò che succederà serva a cambiare qualcosa, sia in noi che nella classe dirigente... e prego per la nostra povera generazione che sembra non avere un futuro promettente!

Ringrazio Nicolò per la testimonianza diretta. Certo che essersi iscritti a economia mentre l'economia crolla è segno di grande coraggio... ci sarà molto da lavorare. In bocca al lupo!

Per la serie "Amarcord",anche io volevo lasciare una minuscola riflessione.
La scorsa settimana ad AnnoZero era ospite un ministro,di cui sinceramente non ricordo le competenze nè il nome, non ho ancora imparato quelli del (l' ennesimo) governo Berlusconi, e per dirla tutta ero già in stato di dormiveglia...
Comunque,il sopra citato ministro sosteneva che il motivo principale della crisi,in Italia e nel mondo,è dovuta soprattutto al fatto che le banche si comportano come delle aziende che badano solo al profitto e ad aumentare il proprio budget,senza un minimo di coscienza morale (questa sconosciuta) nei confronti di chi ripone in esse i propri sogni in formato euro,comportandosi esattamente come i politici,cioè sminuendo o degradando il problema laddove rimandarlo non è stato ulteriormente possibile.
Adesso,la mia intenzione non è criticare questo pensiero (anche se in fondo le banche sono sempre SpA),ma sentendo quest'ennesimo scaricamento di barile ho avuto come un dejà vu,e mi sono reso conto del fatto che in fondo anche lo Stato negli ultimi anni si è comportato proprio come una SpA.
E non lo dico solo perchè da 14 anni abbiamo managers,e non politici,ai vertici dello Stato,dato che, come ha ben ricordato Yorick, le responsabilità sono da dividere con UE e banche mondiali (scusate se parlo molto a livello generico, ma le mie competenze in campo economico eguagliano quelle di un ornitorinco).
Insomma,voi che ne pensate? In che misura l'inettitudine della classe politica,a livello italiano e non solo, ha influenzato questo crack economico?

Mi unisco a Nicolò nel complimentarmi col prof. Salerno per la geniale idea del Dossier economia (che ricordo può essere letto sul sito della scuola, quando ci sarà!). E devo dire che quei momenti di riflessione mi hanno colpito parecchio, non tanto xkè è bella la materia in se, quanto perchè grazie a quelle lezioni ora riesco a capire quello che sento in giro, a confrontarmi e tentare di trovare rimedi. Mi piacerebbe anche continuare il discorso dei dossier, anche se ormai siamo fuori dall'ambiente scolastico.