situazione politica

Ormai in America Latina solo la Colombia è in mano alla destra filo-Bush. Tutti gli altri paesi sono governati dalla sinistra radicale o moderata. Infatti, anche in Paraguay le recenti elezioni sono state vinte dalla sinistra, esattamente da un ex vescovo, radiato dal Vaticano, esponente della teologia della liberazione col programma di redistribuire la terra ai poveri e di garantire l'acqua, il gas naturale e tutte le altre ricchezze al popolo e non lasciarle andare in mano alle multinazionali. Da noi, invece, stanno fallendo tutte le grandi imprese nazionali, quando non finiscono in mano a capitalisti senza soldi come il Tronchetto. La sinistra, inoltre, è proprio sparita. Forse perché era un po' troppo al cachemire? Se avessero un briciolo di intelligenza, questi pseudo sinistrorsi alla Bertinotti, alla Pecoraro "Scagno" dovrebbero andare in America Latina per due-tre anni a capire come si fa. Idioti.

Non so se avete visto Omnibus (programma mattutino di La7) di qualche giorno fa,con Berlusca ospite.
In maniera più o meno velata,ha fatto capire che probabilmente tenterà l' epurazione di Travaglio da "AnnoZero".
Motivazioni principali:
1.mancanza di un contraddittorio
2.scandalo dato dal fatto che questi attacchi satirici avvengano su Reti finanziate dai contribuenti.Silvio ricorda anche,a tal proposito,che lui "è il premier più liberale della storia della Repubblica italiana."

Confutazioni:
1.il contraddittorio c'è,ma al Premier non va bene perchè lascia che Travaglio(così come Crozza) parli senza troppe interruzioni.

2.Ma Berlusconi ha mai visto una puntata del tg4???(a parziale attenuante,c'è da dire che rete4 non è pagata dai contribuenti)

Diceva Giancarlo precedentemente che al giorno d'oggi accade sempre più spesso di veder assunta gente incompetente,mentre i bandi di concorso vengono "banditi".E non solo.Dando un'occhiata alla lista di riforme che il nuovo governo si è proposto di realizzare,ne ho trovata una particolarmente invitante,in merito alla quale si è aperto un mini-dibattito in classe tempo fa.Oggetto di discussione è stata la riforma sulla pensione,che prevede l'obbligo di dover fornire almeno quarant'anni di contributi per poter andare in pensione prima dei 65-60anni,rispettivamente per uomini e donne.La giustificazione è semplice:dal momento in cui l'età media si è alzata,toccando gli 80anni d'età,e il numero della popolazione tende sempre più a diminuire,è sembrato opportuno cercare di risolvere il problema,onde evitare anche un aumento delle spese necessarie agli anziani per mantenersi in buona salute.Proposta apparentemente accettabile,se non fosse per un particolare.Se si prolunga l'età lavorativa,di conseguenza vengono a mancare posti di lavoro ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro,che già oggi vi si inseriscono con molte difficoltà.Il che significa che non ci potrà essere una nuova classe dirigente,nuova negli obiettivi,nuova nelle convinzioni,giovane,insomma,e in grado di realizzare quella tanto bramata rivoluzione culturale,che pare essere l'unica arma utile a nostra disposizione.