Via il crocifisso dalle aule

(AGI) - Strasburgo, 3 nov. - La Corte europea dei diritti dell'uomo ha bocciato la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche. Con una sentenza sul caso sollevato da Soile Lautsi, un'italiana che vive ad Abano Terme, la Corte di Strasburgo ha stabilito che la "l'esposizione obbligatoria di simboli religiosi, in particolare nelle aule scolastiche" viola "il diritto dei genitori di educare i propri figli in conformita' con le proprie convinzioni e quello dei bambini a credervi o non credervi". (AGI) .

Una decisione idiota. E per di più antiquatissima. Il mondo va veramente dalla parte sbagliata.
HH

Togliamo il crocifisso e appendiamo la costituzione. Lo stato non può rendersi esempio di, non chiamiamola discriminazione, suvvia, sfruttiamo un sinonimo che suoni in modo meno spigoloso e ci faccia apparire tronfiamente buonisti! E' discriminazione. Non si può certo rimanere indifferenti di fronte a tutti quei bei discorsi del tipo "ma è la nostra tradizione!", "quando ero giovane io non si discuteva su queste cose!" ( ). Tutto molto romantico. Ma bisogna accettare la realtà: viviamo in una società che non solo è multietnica, ma è anche una società in cui l'individuo può scegliere liberamente che fede seguire (ideologica o religiosa). Quindi non posso che impallidire quando sento gente dire "Quella è la tradizione italiana, se non gli sta bene tornino al loro paese!", perchè non è solo una questione che riguarda gli immigrati: io, da cittadino italiano, posso liberamente scegliere di seguire la religione islamica, buddhista o vattelapesca, può darmi fastidio l'imposizione del crocifisso appeso in classe e no, non vado proprio da nessuna parte, perchè questo è il mio paese. Che poi si possa scegliere di fregarsene della libertà di culto individuale e fare un ragionamento del tipo "Vabbè, è un tuo problema, la maggioranza siamo noi cattolici e decidiamo noi cattolici" è un altro discorso, ma la correttezza di questo è ampissimamente, sconfinatamente discutibile, perchè senza popolo non c'è stato, e il popolo è formato da individui (cittadini!) che hanno TUTTI la stessa importanza.
Scusate per l'esposizione non proprio aulica, ma queste questioni mi fanno arrabbiare davvero tanto.

Io non capisco perché una giudice finlandese che nessuno ha votato possa decidere di far togliere i crocifissi dalle aule italiane. In Italia c'è una legge che dice che i crocifissi ci devono stare. Chi non li vuole deve riuscire a fare una legge contraria o se no se ne va da un'altra parte.

No, in Italia c'è una TRADIZIONE che dice che il crocifisso ci deve stare, e una LEGGE che dovrebbe impedire che una corrente culturale prevalga su un'altra.

Se io frequentassi una scuola islamica, mi piacerebbe trovarci appesa la Khamsa. La presenza dei simboli non costringe nessuno, o quanto meno non sono i simboli a costringere ma, come sempre, l'uso che se ne fa. I simboli sono la storia, sono la geografia, sono l'identità. Ma andiamo verso un mondo senza identità, nella convinzione che l'anonimato sia una garanzia di libertà.
I luoghi sono la loro memoria. Solo i luoghi senza memoria sono inospitali veramente.

Certamente, è l'uso che se ne fa a conferire valore ai simboli. Ma, su, non venitemi a dire che il crocifisso in classe ha solo valore ornamentale, che ha solo funzione di ricordare quella che è stata la storia del nostro paese. Il crocifisso sta lì perchè molta gente crede in ciò che rappresenta, il Dio della religione cristiana. Ma "molta gente" è un parametro vago.

"Molta gente" è un popolo, con la sua tradizione. Non è un parametro vago. E' la tradizione che sta diventando vaghissima. Forse perché non è più un parametro.
HH

Mi correggo, è vero, in Italia non c'è una legge sul crocifisso nelle aule. Ce ne sono due!

SCHEDA) (ANSA) – ROMA, 4 NOV – L’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche viene prescritta da due disposizioni: si trattadell’articolo 118 del Regio Decreto 30 aprile 1924, n. 965, che prevede disposizioni sull’ordinamento interno degli istituti di istruzione elementare e media; e dell’art 119 del Regio Decreto 26 aprile 1928, n. 1297 (e, in particolare, nella Tabella C allostesso allegata), che è riferito agli istituti di istruzione elementare. Ecco cosa prevedono i due Regi decreti riguardo all’esposizione del crocifisso: REGIO DECRETO 30 APRILE 1924, numero 965 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 25 giugno 1924, numero 148)- Ordinamento interno delle Giunte e dei Regi istituti diistruzione media (omissis)art. 118 – Ogni istituto ha la bandiera nazionale; ogni aula,l’immagine del Crocifisso e il ritratto del Re.REGIO DECRETO 26 APRILE 1928, numero 1297(pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale 19 luglio 1928, numero 167) Approvazione del regolamento generale sui servizidell’istruzione elementare (omissis)Capo V – Arredamento scolasticoart. 119 – Gli arredi, il materiale didattico delle varie classie la dotazione della scuola sono indicati nella tabella Callegata al presente regolamento (nell’allegato C il crocifissoé la prima voce in ciascuno degli elenchi riguardanti ogniclasse, ndr). (ANSA).

Per popolo vogliamo forse intendere maggioranza? Perchè io faccio parte di questo popolo, e ho la fortuna di essere cresciuto con una cultura che mi consente la libertà di scelta. Certo, se il crocifisso avesse un valore storico o tradizionale la questione sarebbe molto diversa. Ma non si può negare che sostanzialmente è una questione religiosa. Semplicemente non riesco a digerire il fatto che io, italiano, potenziale musulmano, buddhista, shintoista ecc. ecc., mi debba trovare necessariamente innanzi un simbolo religioso posto a "vegliare" su di me. Ripeto, se invece avesse valore commemorativo o storico cambierebbe tutto, ma non mi pare che sia così, almeno a sentire tutti coloro che, finora, si sono confrontati con me sull'argomento.

L'arredo scolastico di molti istituti fa a dir poco schifo. Almeno col crocifisso c'è qualcuno a cui votarsi per sperare in un futuro migliore....!
HH
P.S. E' bizzarro che nel frattempo al Ministero si scannino per detta questione e dei precari crocifissi non gliene importi un fico a nessuno....

Ok, allora abbattiamo tutte le chiese. In ogni quartiere ce ne sono almeno due, a volte confinano con le case perfino. Alterano il panorama.
Insisto: la libertà non è muoversi nel nulla. E' trovare simboli che non ci appartengono e non sentirci deprivati di qualcosa ma casomai arricchiti. E' non sentirci in dovere di assumerli come nostri.
HH
P.S. Lithium, mi fai andare a studiare che sono tre ore che sono qui e ancora non so neppure che cosa cavolo vi devo spiegare domani??????
La vuoi smettere di dire cose interessanti?

In chiesa non deve andarci ogni giorno una moltidudine di studenti o lavoratori, potenzialmente composta da una eterogeneità di credi religiosi, a fare il proprio dovere, però. E oserei aggiungere "per fortuna", visto il freddo che fa!

Chiedo scusa prof., ma il confronto è stimolante!

Già me lo immagino: la comunità scientifica si tirerà fuori che i soldi risparmiati dall'acquisto dei crocifissi siano destinati alla ricerca.....!
HH

HH

Oh bè, prima potremmo provare a fare quattro chiacchiere con la nostra classe politica e fare investire sulla ricerca i soldi sprecati ogni anno! D'altra parte, va bene che l'Italia è un paese tradizionalmente cattolico, ma il costo dei crocifissi non può essere alto come quello dei bagordi dei nostri duci, no? Buonanotte!

'Notte a te. Io sto ancora a mare.
A domani!
HH

Stavo cercando il materiale didattico riguardante Primo Levi,ma quando ho letto l'intervento di Daniele non ho potuto fare a meno di replicare.
Caro Daniele, mi sento in dovere di contraddirti.
Poichè ritengo che l'esposizione di un crocifisso nelle aule non può certo conflittuare col mio credo religioso! In quattro anni di convivenza scolastica con te credo di avere scoperto che non appartieni ad alcuna religione come L'Islam, Buddhismo e compagnia bella. Dunque non mi puoi venire a dire cosa pensa un Islamico che frequenta le classi scolastiche italiane vedendo il crocifisso.
Mi potresti dire però che ci sono state persone che hanno espresso il loro disappunto e protestarono. Ebbene,prima di sottolineare che questi sporadici casi rappresentano una infinitesimale percentuale della comunità extracristiana in Italia, ti rammento che in alcuni casi costoro si resero conto della stoltezza delle loro proteste e chiesero scusa. Io personalmente non ho alcun motivo di volerlo tenere in clase, ma non trovo nessuna ragione per toglierla! Ma se molta gente ritiene che quel pezzo di plasica e legno significa qualcosa, allora mi sembra giusto che si tenga.
P.S : La questione che mi fa arrabbiare in particolre è che i nostri cari politici ci illudano di fare il loro dovere discutendo ferocemente su questioni INUTILI come questa. Se il nostro paese va a rotoli non è certo colpa di qualche stupido che si scandalizza per un crocifisso!

P.P.S. : Riterrei molto più sensato che la gente si scandalizzasse per l'esposizione di un uomo nudo con i chiodi conficcati nelle mani di fronte ai teneri occhi dei propri pargoli!