situazione politica

Si è dimesso Cuffaro.E caduto il governo Prodi.Ora vorrei capire quali siano le motivazioni per cui qualcuno propone un ricorso alle urne ed altri la pensino diversamente.Cosa cambierebbe?Scusate ma ci capisco ben poco di politica ed ora non riesco davvero a destreggiarmi in mezzo a questa confusione.Se qualcuno è così cortese da spiegarmelo ne sarò felice.. chiedo venia per l'ignoranza

Cara Deborucciah,
il problema di fondo è che alla fine della scorsa legislatura, il centrodestra approvò in extremis una legge elettorale di cui nessuno sentiva il bisogno, legge definita "porcata" dal suo stesso autore, il leghista Calderoli. Questa legge è stato un vero e proprio vulnus alla democrazia rappresentativa, per vari motivi: abolisce la preferenza diretta, consente a una dozzina di capipartito di decidere nomi e cognomi di chi siederà in parlamento, non garantisce la formazione di maggioranze stabili, ignora l'orientamento di precedenti referendum popolari ecc. Il centrosinistra di allora, anziché fare le barricate e portare milioni di persone in piazza contro questa legge, dopo un po' di resistenze si accordò, perché questa legge dà ai capipartito un potere enorme che conveniva anche a loro. Si accordò pensando di vincere le elezioni comunque a man bassa. Cosa che non avvenne, perché la vittoria del centrosinistra fu risicatissima e al senato ottenne la maggioranza per due voti. I grandi strateghi di centrosinistra, anziché cambiare la legge elettorale nei primissimi giorni, fare la legge contro il conflitto di interessi e tornare alle urne, si sono imbarcati a governare in balìa dei vari Mastella, Pallaro, Di Gregorio ecc. Ora che gli è andata male, piagnucolano che vogliono una nuova legge elettorale, peraltro richiesta a gran voce anche dal presidente della repubblica dal primo giorno del suo insediamento, però. Ma figurati se Fini e Berlusconi col vento in poppa si mettono a discutere adesso di legge elettorale e riforme. E così la situazione è veramente un pasticcio incredibile e pericolosissimo. Da quello che si è visto in questi giorni, l'Italia sta vivendo uno dei momenti più bui della sua storia, peggio ancora degli anni di piombo, a mio giudizio, perché la volgarità e il crimine hanno ormai corroso del tutto le istituzioni. Tocca a voi farci risalire dal baratro in cui siamo piombati. Bell'affare, vero?

Caro Prof.in questi giorni anche io non posso fare a meno di interessarmi della situazione politica del nostro adorato paese;riflettendo sul fatto che non vedo la possibilità di instaurare una maggioranza nè di destra nè di sinistra,di certo non dubito che la legge elettorale ha influenzato molto questa situazione però dal mio punto di vista,l'Italia è divisa quindi tornare alle urne può veramente servire a ristabilizzare la situazione del nostro paese???perchè se salirà la destra avrà anch'essa una maggioranza risicata dato il risultato delle ultime elezioni oppure no???

A grandi linee ho intuito come stanno le cose..
questa nuova generazione però non mi convince affatto.. troppo attratta dalla moda,dalla tendenza..dalle cose futtili.. chi parla più di politica?non vedo nessun barlume di speranza..chissà come riusciremo a risorgere dalla crisi.. e se ci riusciremo..

Che questo sia uno dei momenti più bui della storia italiana è vero, e sono perfettamente d'accordo con Yorick (manteniamo i nick).
Corruzione ed ipocrisia dilagano, insieme alla volgarità ed all'ignoranza in cui siamo tenuti...
Vorrei citare un esempio in proposito, nessuno rimembra i PACS, le cosidette coppie di fatto, che poi mutarono nome in DICO?
Ricordo che da tutte le parti si levò un coro di indignazione di fronte alla proposta di rendere legali tali legami coniugali, col caro Casini che per primo scese in piazza nel famoso family day.
Ebbene secondo lo statuto delle camere, mi si perdoni se la terminologia legale è scadente, dicevo lo statuto delle camere prevede, con un decreto targato 1993, che un parlamentare ha il piedo diritto di concedere la sua pensione, oltre a tanti vantaggi legali, al convivente, anche dello stesso sesso...
Insomma, quelli che per primi condannarono i PACS e le coppie di fatto, con le loro pretese legali, furono i primi ad usufruire di vantaggi per la convivenza...
Ma ora una domanda sorge spontanea: perchè i giornalisti hanno taciuto a simil oltraggio?
La risposta è semplice, anche i giornalisti hanno lo stesso diritto, sempre con un decreto del 1993...
Come vi sentite ora?

E' davvero difficile uscirne.E' il classico cane che si morde la coda.
Mi spiego:se il futuro è nelle mani di noi giovani,come facciamo a cambiare le cose quando chi ci governa dà sempre un esempio sbagliato?Da chi dovremmo prendere la forza d'animo per risalire la china?
Ritenete evoluto e onesto che, quando un governo è in crisi, l'opposizione,invece di prodigarsi nel mantenimento della normalità,non fa altro che speculare sulla crisi stessa al solo fine di accrescerla ancora di più,così da avere la maggioranza in Parlamento? Ma un cittadino non si rende conto che ciò che fa gola a tutti questi fantocci è solo il POTERE,mica il benessere del Paese???
Ritengo che al giorno d'oggi la politica non sia più divisa in destra e sinistra:con i vari voltagabbana che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni (Mastella docet,ma Sgarbi non scherza neppure),si è spesso fatto confusione tra ideologie di destra e ideologie di sinistra.No,oggi la politica è divisa meramente tra maggioranza e opposizione.
L' ideologia della maggioranza consiste nel mantenere il più lungo possibile le proprie poltrone,una volta che sono state conquistate,con false promesse e palesi ipocrisie.Ciò che conta è avere il potere di sfruttare a proprio piacere la gallina finchè continua a covare uova d'oro.L' ideologia dell' opposizione,d'altro canto,è costituita da facili allarmismi,costanti minacce e continui paragoni con il mandato precedente,che è sempre migliore dell'attuale.Il tutto è finalizzato alla sgretolazione dell'altro schieramento in modo tale da riavere lo scettro del Potere.
Mi viene da pensare al '68:una rivoluzione,quella sì,fatta dai giovani.Ma c'erano altri interessi,altri stimoli,un'altra mentalità.Non è in quella gioventù che mi riconosco adesso.No,io mi riconosco in una masnada di smidollati che non sa cosa fare della propria vita e non ha stimoli dentro di sè.E se,come sta accadendo,gli stimoli per cambiare non vengono neppure dall'esterno,da una necessità oggettiva,bè allora è davvero difficile uscire dal nostro stato di coma vegetativo.Purtroppo la mia non è demagogia,e ci tengo a sottolinearlo.

Non siate catastrofisti. Neppure quando la catastrofe appare reale e per di più imminente. Non siatelo comunque. Non siatelo per dovere morale. Tenere i piedi dentro la realtà e rimanere capaci di spiccare il volo, è l'unico modo di contrastare i segni della catastrofe. Anche quando io avevo la vostra età sembrava che tutto sarebbe precipitato di lì a poco. E infatti avvenne. Tante cose da allora sono davvero peggiorate. Persino irreparabilmente. Alcune cose sono migliorate. Ma alcune non sono abbastanza. Tuttavia è da lì che si deve partire sennò non facciamo nulla. Solita storia del bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno che però non ci assolve la coscienza. La crisi politica è veramente nerissima. Io stessa temo per il futuro dei mie figli. Il prezzo che paga la vostra generazione (immondizia a montagne, problemi di reperimento energetico, crisi occupazionale, etc. etc.) è il risultato dei giochi di potere vergognosi che si consumarono quando ero giovane io. Le colpe dei padri ricadono sempre sui figli, è legge della Storia. Ma allora che si fa?
Si resiste, si tiene duro, si continua a dire no. Ognuno come può, voi dalla vostra giovane età in cui dire no ancora non si sa bene come si fa, io dalla mia. Si perdura. Ostinatamente. Leopardianamente, se me lo consentite. Con lo scoramento e il coraggio della ginestra alle pendici del vulcano. Si combatte anche quando la guerra sta per finire e sappiamo di perdere. Si combatte per dignità o sempicemente solo per dire che noi abbiamo fatto il possibile. Noi disponiamo solo della nostra coscienza e della nostra singola azione. Risponderemo a noi stessi e al mondo (a Dio, se c'è) solo di quella. Dunque lottiamo per costruire sempre. Comunque. Manteniamoci tetragoni. Le catastrofi avvengono, ma se permettete io non metto al loro servizio anche la mia volontà e la mia azione.
HH

prof ma qui non si tratta di rinunciare a combattere per paura o per mancanza di fiducia nei propri mezzi...non si combatte perchè i ragazzi non capiscono dove siano i problemi,avendo il cervello crivellato da telefonini e reality show.Non tutti,per carità.Ma chi riesce davvero a ragionare è davvero una goccia nell'oceano e si sente sperduto,senza sapere cosa fare.Ecco:i ragazzi italiani che vogliono cambiare il mondo sanno qual' è il problema,ma non come risolverlo.E il mio non è pessimismo,è puro realismo. Non sono mica Leopardi

I ragazzi italiani di novant’anni fa consegnarono l'Italia a Mussolini. I ragazzi italiani di quarant'anni fa fecero le barricate della rivoluzione antiborghese. I ragazzi italiani di oggi sono quelli che marciano contro Cuffaro e sono quelli che hanno brindato con Cuffaro. Siete ragazzi italiani anche voi e sono felice di vedere che volete capirci qualcosa, che rifiutate il disimpegno civile, che non siete tutti chiacchiere e telefonino. E allora che si fa? Si fa che continuate così, che continuate a cercare di capirci qualcosa come potete. Si fa che frequentate le sedi di partito, le convention, i comizi. Si fa che studiate la Storia e vi impadronite almeno della terminologia oltre che delle dinamiche. Si fa che continuate a informarvi e discutere, anche attraverso un forum in cui ci si interroga e che vi dà l'occasione per non abbassare la guardia sull'importanza del vostro ruolo politico. Si fa che si insiste anche se è difficilissimo capirci qualcosa (e non è detto che per noi sia così facile), anche se è difficilissimo avere un'opinione personale sulla situazione politica italiana, anche se è difficilissimo non sentirsi incapacissimi di fronte ad una realtà che selvaggiamente si articola in modo complesso. Si fa così. Forse per altri miei colleghi il processo di formazione politica è avvenuto prima (in questo è la famiglia che gioca un ruolo fondamentale), ma io alla vostra età non ci capivo niente o comunque molto, molto meno di voi. A 18 anni, quando fu il momento di votare l'unica cosa che seppi fare fu votare come avrebbe votato una persona più grande del cui giudizio mi fidavo (votai qualcosa tipo Buttiglione, ora non ricordo ...). Me ne vergognavo, ma davvero non ci capivo nulla e peggio non avevo fatto nulla per capirci qualcosa. Gli anni sono passati e ancora oggi non è che le cose siano sempre così chiare, anche perché per una ragione o per l'altra mi riesce difficile avere un'informazione continuativa (non è vero che riesco a leggere il giornale tutti i giorni. Spesso faccio un giro veloce sul web, qualche volta leggo le quattro notizie su un qualunque sito di un'agenzia di stampa).
I ragazzi italiani non sanno cosa fare? Be', se già tutti quanti iniziassero a sentire odore di carogna e iniziassero a preoccuparsi davvero del loro paese, del loro futuro, sarebbe un bel risultato. Non saprei dire se i ragazzi italiani di oggi sono migliori o peggiori di quelli delle passate generazioni. O forse non è importante stabilirlo. Questo c’è e con questo dobbiamo fare i conti! Una volta qualcuno ha scritto che la Storia è fatta da minoranze attive e non dalle masse. Bene, siate voi le minoranze attive che al sistema di chi vi rincoglionisce col telefonino e un’etica da supermercato, dite no. Il no lo si dice con le azioni, con l’impegno civile, con la volontà di informazione, con un atteggiamento culturalmente produttivo, eticamente corretto. Non temete, prima o poi la vita la presenta l’occasione di dimostrare tu da che parte stai. Avrete anche voi le vostre occasioni per trasformare in azione quello che adesso vi sembra così astratto. E’ un piacere, Giancarlo, sentirti fremere. Combattiamo, a quanto vedo, la stessa battaglia.
Ancora una cosa: definire Leopardi un pessimista è quanto meno riduttivo.
HH

Bè,forse Leopardi non sarà proprio uno da suicido,ma non si può di certo paragonarlo a Tonino Guerra nella pubblicità dell' UniEuro Da ora mi limiterò a definirlo non-ottimista,con buona pace della mia professoressa di lettere.
Vede prof,lei ha ragione se dice che il no si dice prima di tutto con la cultura e con un corretto atteggiamento etico.In fondo,questi sono i criteri alla base di una civiltà evoluta.Ma se il rifiuto al sistema viene da una persona su dieci (a voler essere buoni),esso ha una ferrata valenza etica,ma di certo poco pratica.A cosa serve una ginestra che resiste alle eruzioni vulcaniche quando tutto il resto è sommerso dalla lava?Che senso ha una goccia di correttezza se si naviga in un oceano di malcostume e amoralità?
Serve solo alla propria sopravvivenza:ma non si può salvare il mondo che ci circonda.E' triste ma è così.Io stesso devo ammettere che mi riconosco più nella generazione rincoglionita di cui ho parlato sopra che in una compatta ed omogenea nell'agire.Ho solo la presunzione di capire cosa sta succedendo.E intuire cosa ,probabilmente,accadrà un domani.

Vorrei solo ricordare il grande de Roberto, che un secolo e più fa scriveva dell'italia e delle sua classe politica con un acume ed un triste sarcasmo che sembra parli dell'attuale classe politica italiana.
I governi cambiano, ma gli avvoltoi restano, e spesso il passato è bello solo perchè è passato.
Eppure, ad essere sincero, avere un ideale e volerlo difendere non fa mai male, e di sicuro sperare negli esseri umani e nella voglia di migliorarsi non è un peccato ne una perdita di tempo, poichè è questa la speranza che ci ha spinto fino a qua, nel bene e nel male...
E vedendo tutti i giovani che si smuovono e tentano di migliorarsi non posso che definirmi felice di appartenere a questa generazione!
No la nostra razza non è degenerata, è sempre la stessa, sempre perfettibile, sempre tesa a questo scopo...

Giancarlo_Samperi ha scritto:A cosa serve una ginestra che resiste alle eruzioni vulcaniche quando tutto il resto è sommerso dalla lava?Che senso ha una goccia di correttezza se si naviga in un oceano di malcostume e amoralità?

Hai un'altra soluzione, per caso? Lamentarsi non serve a niente e non è dignitoso. Se hai una soluzione alternativa all'opporre la nostra individuale resistenza, ti prego dimmela!!!
E' inutile disperarsi, non credi? Mi dirai che è inutile pure darsi da fare, visto che la massa fa schifo. Ok, ma tu ce la fai a fare schifo con la massa? Te lo accolli? Ce la fai a spremerti i brufoli allo specchio la mattina e a incrociare il tuo sguardo, se ti arrendi pure tu? Può sembrare un po' riduttivo, ma certe battaglie si affrontano anche solo per non doversi vergognare di non averlo fatto. E' bellissimo, dopo molto tempo, dopo che un delitto si sia consumato, poter dire "Io non c'ero", "Io ho detto no".
HH

Cari amici,
chiedete sempre come si fa a capirci qualcosa della politica. Ebbene, nessun momento è migliore di questo. Siamo ormai in campagna elettorale e tutti i leader dei vari schieramenti faranno sicuramente la loro apparizione a Catania. In più, oltre alle politiche avranno a breve luogo anche le elezioni per designare il Presidente della Regione Siciliana a seguito delle dimissioni di Cuffaro.
Proprio ieri in Piazza Università è stata la volta di Oliviero Diliberto segretario nazionale del PDCI (Partito dei Comunisti Italiani) che ha parlato insieme a Orazio Licandro, segretario regionale del PDCI, membro della Commisione Antimafia e da ieri candidato Sindaco per la città di Catania, e insieme a Rosario Crocetta sindaco di Gela e da ieri candidato a Presidente della Regione Sicilia.
Fossi in voi io andrei un po' dappertutto ad ascoltare le voci dei diversi leader politici. Non basta questo a farsi un'idea chiara. Spesso i migliori oratori sono poi i peggiori traffichini, ma da qualche parte bisogna pure iniziare, dunque io vi segnalerò tutti gli incontri politici di ogni schieramento, di cui avrò notizia e vi prego di fare altrettanto anche voi (superpleonastico).
Intanto domani è previsto un convegno al femminile, diciamo così, dove interverranno Emma Bonino, Rosy Bindi, Stefania Presitigiacomo, Anna Finocchiaro, etc.
Se volete saperne di più, cliccate su:
http://www.beniculturalionline.it/index.php?option=com_content&task=view&id=5357&Itemid=50
HH

ehi io non ho brufoli!!!

Ieri ho incrociato il mitico Samp.
Gli chiedo:
- Non sei venuto al Convegno, come mai?
- Non mi interessava - mi dice - io mica sono femmina! E poi quelle erano tutte femministe!
Vorrei dire a Giancarlo e a tutti i giovani uomini, che la questione del ruolo della donna nella nostra società riguarda innanzitutto loro.
Vorrei dire che le pari opportunità sono uno specchietto per le allodole.
Vorrei dire che detesto le femministe perché pensano che una donna si realizzi solo se fa le stesse cose che fanno i suoi coetanei maschi.
Vorrei dire che non c’è niente di più bello di una casalinga volontaria. Il marito ne guadagna in serenità e cura, i figli altrettanto, la casa non è un albergo da cui fuggire, diventa luogo di presenza e calore. Ne guadagna la qualità del cibo, dunque ne guadagna l’ambiente, ne guadagna soprattutto la casalinga volontaria che vive dentro un tempo umano, fatto di cose che contano, che può coltivare la sua spiritualità e la sua sete di sapere organizzando da sé la gestione di una giornata più flessibile.
Vorrei dire che non c’è cosa peggiore di una casalinga involontaria la cui frustrazione ricade come una mannaia sull’universo che le gravita attorno.
Vorrei dire anche che non c’è cosa migliore di una donna che ama il suo lavoro e lo svolge con dedizione e competenza professionale, senza subire la violenza di dover scegliere fra il lavoro e la famiglia ma con la certezza che il compagno che ha scelto collaborerà con lei alla cura dei figli, della casa, alla cura della vita spirituale e intellettuale di tutti i membri della famiglia.
Vorrei dunque dire ai giovani uomini di avere gli zebedei di scegliere la compagna della loro vita tenendo conto anche di questo.
Amo gli uomini che hanno il coraggio delle proprie scelte e che scelgono di sposare una casalinga che non porta i soldi a casa (e guardate che oggi non è una scelta facile) ma che può garantire per sé e per la sua famiglia i non trascurabili vantaggi di cui sopra.
Detesto gli uomini che scelgono per le donne, che le costringono a subire una condizione che non desiderano che segnala l’immaturità di chi vuole il deretano al caldo a spese altrui e può farlo adottando vecchi (ma temo attualissimi) stereotipi familistici.
E infine c’è una terza categoria, che a dire il vero è la più diffusa: gli uomini che fanno della loro compagna una Wonder Woman. Sposano le donne in carriera, ma collaborano in minima parte (non per niente, in minima parte, sennò si vede di più) alla gestione dei doveri ma anche dei piaceri (giocare coi bambini, portarli alla villa, invitare a cena gli amici, etc.) familiari. Sostengono il desiderio di realizzazione professionale delle loro compagne, ma non appena questo incide sulla allocazione dei compiti familiari (il che avviene continuamente), so’ zebedei loro!
HH

Siamo in campagna elettorale. Qualcuno di voi mi chiede più o meno timidamente un parere. Durante le ore di lezione abbiamo cose molto più importanti di cui discutere e per parlare delle quali sono retribuita. In ogni caso la propria convinzione politica (se uno ce l'ha e non è un inerte oggetto della Storia) non si può nascondere, perché per quanto uno ci provi è come Amuri, Biddizza e Dinari = nun si possunu ammucciari!
Quest'anno inoltre alcuni dei miei studenti hanno o faranno presto 18 anni. Andranno a votare per la prima volta. Li vedo confusi, imbarazzati dalla consapevolezza di non capirci granché (non è così per tutti, è ovvio. Ce ne sono anche alcuni molto consapevoli).
Sono proprio loro che vorrebbero capire le ragioni del voto degli adulti, sono proprio loro che vorrebbero e non sanno controbattere le nostre eventuali affermazioni, che sentono la difficoltà di non avere elementi a volte neppure minimi per operare una fondamentale distinzione fra OPINIONI e FATTI.
Ecco, io vorrei partire da questa distinzione che certamente Yorick e la Prof. Gulisano vi avranno fatto uscire dalle trombe d'Eustachio.
Vorrei dire che i professori e più in generale gli adulti non dobbiamo influenzarvi con la nostra opinione, ma dietro vostra sollecitazione abbiamo il dovere di informarvi sui fatti. E' un atteggiamento tipicamente italiano quello di mettere i fatti e la loro interpretazione sullo stesso livello, e non c'è nulla di più sbagliato.
Esempio: che senso ha che vi dica la mia opinione su Berlusconi o Veltroni? (Non parlo delle ore di lezione, ricordatevi sempre che siamo lì per parlare di altro! Parlo delle pause, dei rari ma sacrosanti momenti di chiacchiera). Non ha senso, perché voi non vi potete difendere. Qualcuno ricorderà che affrontai la questione sul palco di un cinema, accansando una delle enne malacumpasse della mia vita. Qualcuno vi dirà che in politica non ci sono fatti, ma solo opinioni e questo è esattamente la cartina di tornasole del cancro del relativismo più becero del nostro tempo. I fatti in politica ci sono e per esempio si chiamano sentenze. Assoluzioni o Condanne.
Non state a sentire le opinioni degli adulti sui politici. Andate a leggere le sentenze, che opinioni non sono.
I grossi processi, i cosiddetti processi politici, attirano un'attenzione enorme dell'opinione pubblica e non possono essere inquinati con la leggerezza che in Italia la gente comune immagina.
Vorrei che aveste chiara la differenza e la ripeto ancora: una cosa è la mia opinione politica, altra cosa è informarvi dei fatti. Se poi da questi fatti viene fuori un'opinione politica, la cosa importante è che la sintesi, il punto d'arrivo sia vostro, non mio. Che sia a posteriori, non a priori (Yorick troverà questo mio intervento talmente delirante che quest'uso indiscriminato dei termini non potrà peggiorare le cose!).
Consiglio Pratico:
Quando andrete a votare, informatevi sulle condanne o sulle assoluzioni dei politici per i quali esprimete una preferenza. Reperire queste informazioni è semplicissimo. Non fatevi fregare, ragazzi: qualunque sia la vostra opinione politica state sempre ai fatti. E se una opinione politica ancora non ce l'avete, partite dai FATTI, non dalle OPINIONI altrui. Partite dalle sentenze. Sarebbe già un buon principio di carattere metodologico. E' l'unico metodo che vi salva dalle opinioni altrui. E' l'unico modo per farsi un'opinione propria. Partite dalle cose, non dalla loro interpretazione.
Andate a leggere le sentenze!

HH

"I fatti non esistono. Esistono solo le interpretazioni". Friedrich Nietzsche.

Le sentenze sono sempre l'interpretazione di fatti, ma lo sono secondo il codice penale, non secondo il signor Yorick o la signora Marta Aiello.
Non ascoltate neppure noi adulti, specie quando vi diamo da mangiare il crasto fritto per svezzarvi senza avere il benché minimo senso di responsabilità e senza porci il problema che lo vomiterete esattamente un istante dopo, che vi farà venire il mal di pancia e che non vi servirà a nulla sapere che il crasto era di ottimo taglio, che la frittura era stata eseguita a regola d'arte e con il migliore olio d'oliva.
Non ascoltate noi! Andatevi a leggere le sentenze!
HH

Andate a leggere le Sentenze di Epicuro. Almeno quelle si capiscono. La Aiello oscilla tra attacchi sporadici di grillismo acuto e ritorni di favismo cronico. Era Fava, o mi sbaglio, che proponeva che i cittadini devono fare indagini loro (dal momento che i giornalisti seri latitano o sono messi a tacere) per scoprire le differenze (ormai sottili come creste di mitocondri) tra un politico e l'altro? Roba da voltastomaco. Quindi non basta leggere le sentenze, occorre fare anche le indagini preliminari. Quanto alle sentenze penali, poi, mai letto nulla di più indigesto. Consiglio due o tre aforismi nietzscheani per digerire con un bel rutto.

Mi piacerebbe votare come si fa per il "Grande Fratello". I politici sotto osservazione con telecamere 24 ore su 24, vedere sempre cosa fanno e come si comportano, che leggi approvano, con chi parlano, da chi prendono consigli, che stile di vita hanno. Invece no. Entrerò in una cabina di legno vecchia e malandata, metterò la croce su un simbolo di partito, magari quello che mi avrà suggerito papà, così poi avrò un posticino (500 euro al mese in un call center 8 ore al giorno). Mi piacerebbe non solo votare per chi deve entrare, ma, come si fa per il "Grande Fratello", anche per chi deve uscire e non aspettare cinque anni che poi tutti dimenticano: "Mi dispiace, sei stato nominato: fuori dalla casa degli Italiani". "Ehi, tu, ti abbiamo visto, ti sei intascato una tangente: sei stato nominato, fuori dalla casa degli italiani". "Ehi, tu, ma che fai, sputi ad un rappresentante del popolo? Ma non capisci che è come sputare a 60.000 mila italiani? Fuori! Sei stato nominato!". "Come dici? Nessuno ti ha votato? In che senso? Ah, hanno votato il partito perché non c'era la preferenza? Ah, sei salito perché Mastella, capolista, si è dimesso nel tuo collegio per ricambiarti di un favore che gli avevi fatto prima? Ah, non lo sapevo, è così che funziona? Quindi tu sei un uomo di Mastella e non del popolo? Ah, e allora perché il tuo collega di partito Cusumano ha tradito Mastella e ha votato per Prodi? Ah, perché Prodi ha fatto assumere in extremis un collaboratore del suddetto Cusumano?". "Ah, ma io non posso mandare un SMS insieme a milioni di italiani per cacciarli tutti fuori dalla casa degli italiani?". "No? Non posso? Ma allora mi sta dicendo che il sistema elettorale delle elezioni per il "Grande Fratello" è più serio di quello del parlamento italiano?" Non lo sapevo, e chi l'ha partorito? Mi sembra proprio una gran porcata!

"Sì, è una gran porcata, anche il suo autore ama chiamare così il suo parto".

"Ma perché la gente non sa queste cose? Forse perché non c'è pluralismo in TV?"

"Ma no, dài, il pluralismo c'è. Ci sono tanti canali: puoi scegliere tra il Grande Fratello, la Fattoria, l'Isola dei famosi; su un canale c'è il Milan, sull'altro la Juve, sull'altro il Catania. Ma non vedì quanta bella varietà di scelta?"

"Beh non, mi sembra proprio una gran scelta, mi sembra sempre la solita minestra riscaldata. Se volessi invece un po' di corretta informazione, inchieste che mi facciano capire, interviste chiare e interessanti, notizie affidabili e commenti, cosa potrei fare? Mi hanno detto che il 25 aprile ci sarà una gran festa di liberazione con milioni di Italiani in gamba che vogliono cambiare le cose e risanare la nostra Patria partendo dal basso dai giovani dalla conoscenza. Forse è una cosa un po' più seria? Come dice? Non ci sente? Ma che fa scappa? Scappa? E perché scappa?"

Boh, se n'è andato. Speriamo se ne sia andato a... Mi stava proprio antipatico.

http://it.youtube.com/watch?v=bJyRV7DRy5I

Povera Patria!
Povera Patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore;
si credono potenti e gli va bene quello che fanno
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature...
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.

Franco Battiato

io non so molto di politica..ma una cosa è sicura: SIAMO DERISI DAL MONDO INTERO! e non c'è peggior vergogna...

In morte del fratello Clemente 1(*)

Un dì, s'io 2(*) non andrò sempre fuggendo
di partito in partito, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentil anni caduto.
La Madre 3(*) or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto 4(*),
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i tetti di Ceppaloni 5(*) saluto.
Sento gli avversi numi 6(*), e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.
Questo di tanti voti oggi ti resta!
Gentil Clemente, almen le ossa 7(*) rendi
allora al petto degli italiani mesti.

Testo liberamente tratto da: "In morte del fratello Giovanni" di Ugo Foscolo.

Oggi Mastella dice addio alla politica. Poi corregge il tiro: "Non per sempre", aggiunge.
Non gli è chiaro, evidentemente, il significato delle parole (dunque delle cose). Addio non per sempre è un nonsenso.
HH

Cosa posso cercare di utile per sapere ciò che hanno fatto in precedenza i vari uomini di governo?troppa confusione

Il giorno delle elezioni
tutti sono un po piu buoni
un po come a Natale
ci si incontra per le scale
"buongiorno professore..
come sta la sua signora...
il cane...e questo tempo
che giorno dopo giorno
sempre piu migliora...
si va in pasticceria..
che odori, che allegria...
odor di democrazia.....
con la sposa a passeggio
giunti infin al seggio
saluto il presidente
con fare sorridente,
signore scrutatore
mi dia la mia matita
che voglio vidimar la lista preferita
entro dentro la cabina
che odor di legno buono
sembra una cantina!!!
ubriaco di promesse
di visi sorridenti...
appongo la mia croce
sui cavalli vincenti....
compiuto il mio dovere
da italiano provetto
ritorno a casa mia
ed in camera da letto
davanti il grande specchio
mi guardo un po perplesso
e dico tra me e me
potevi andare al mare con sto tempo...
che sei fesso!!!!!!!!!!