L'importanza dell'interpretazione

Tempo fa un noto religioso, dalle onde radio di Radio Maria, ha risposto ad un ascoltatore che "l'omosessualità è un abominio", perchè a dirlo è la Bibbia (Levitico, 18,22).
Un abominio che non può essere tollerato in nessun caso.
10 giorni fa quello stesso ascoltatore ha scritto questa lettera al noto "religioso".

Lettera del 16 maggio 2009
"Caro sacerdote, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore.
Ho imparato davvero molto dal suo programma, e ho cercato di condividere tale conoscenza con più persone possibile.
Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio.
Fine della discussione.
Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, al riguardo di altre leggi specifiche e sul modo di applicarle.

Vorrei vendere mia figlia come schiava, come prevede Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?
Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle Scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Levitico 1.9). Il problema è con i miei vicini. Quei blasfemi sostengono che l’ odore non è piacevole per loro. Devo forse percuoterli?
So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Levitico 15:19-24). Il problema è: come faccio a chiederle se ce le ha oppure no? Molte donne s’offendono.
Levitico 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?
Un mio vicino insiste per lavorare di sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?
Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Levitico 11:10), lo è meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?
Levitico 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere… La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c’è qualche scappatoia alla questione?
Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Levitico 19:27). In che modo devono esser messi a morte?
In Levitico 11:6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?
Mio zio possiede una fattoria. E’ andato contro Levitico 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. È proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Levitico 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?

So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondere a queste semplici domande.
Nell’occasione, la ringrazio ancora per ricordare a tutti noi che i comandamenti sono eterni e immutabili.
Sempre suo ammiratore devoto.”

A dir poco geniale! Sarà stato un religioso vero a scrivere questa lettera?

Il titolo mi sembra già di per sè parlante: "L'importanza dell'interpretazione". Ma il problema ha una portata anche più ampia:alcuni filologi ne hanno espressamente parlato,accusando la Chiesa di aver assunto nel corso del tempo un atteggiamento di chiusura nei confronti della critica testuale dei testi sacri. Ciò significa che essa si è basata su dei testi difesi acriticamente,riconoscendo la superiorità di una tradizione rispetto al testo originale in modo illogico e "basandosi sulla supposta ispirazione divina del traduttore",citando Luciano Canfora. La Chiesa,insomma,ha fondato la religione cristiana su un testo paradossalmente infondato,quasi che i testi inclusi nel canone cattolico e solo quelli contenessero una verità precostituita e già completa prima ancora della ricostruzione del testo. E' un dato che fa riflettere. Sarebbe interessante,ad esempio,affrontare un discorso proprio sull'omosessualità e su come,dal punto di vista cristiano,andrebbe considerata.Non secondo l'ottica del comune "credente",ma proprio secondo quanto,a livello interpretativo,si potrebbe ricavare dalla Bibbia..

Mi trovo d'accordo. E' chiaro che in questo caso l'omosessualità è stata solo un espediente per mettere in discussione una questione enorme e articolata, che coinvolge l'interpretazione, appunto, delle Scritture, il ruolo della Chiesa e il suo dovere, il confine tra la considerazione dei testi sacri e il fanatismo cieco. Non bisogna dimenticare che le Scritture possono essere considerate testimonianze sacre, ma sono comunque opere letterarie. Libri. E, come ogni opera letteraria, anche i testi sacri sono figli del proprio tempo, del contesto sociale in cui vengono concepite. L'intelligenza del fedele sta nell'individuare l'influenza che l'evoluzione storica può aver avuto nella doverosa interpretazione del testo. O, come suggeriscono tra le righe e forse inconsciamente (e molto saggiamente, perbacco!) alcuni, ricominciamo a... obbligare i ragazzini a sposarsi a 15 anni, ad esempio.

Una delle risorse più forti e più belle del Cristianesimo è che è prevista l'esegesi delle Sacre Scritture. Cosa che non accade per il Corano, la cui interpretazione, secondo la religione dell'Islam, non può essere soggetta alla Storia. I religiosi veri, lo sanno assai bene.
HH

Siamo e saremo sempre una società che (s)ragiona per categorie: gli omosessuali sono dei pervertiti; i professori sono fannulloni; i giovani di oggi sono analfabeti; i carabinieri sono cretini, e via discorrendo. Una fiera del luogo comune. Non esiste la persona. Va poi da sé che entro un certo margine le generalizzazioni sono necessarie, soprattutto quando si deve legiferare, ma il rischio della massificazione è notevole. L'omosessualità è troppo spesso una moda, un atteggiamento, una becera trasgressione. Conosco pochissimi veri omosessuali e nutro per loro il massimo rispetto perché sono persone capaci di amare. Osservo poi masse di checche indecise sul loro orientamento sessuale, la cui attività compulsiva mi fa una infinita tristezza.
Altresì, conosco anche masse di eterosessuali disumani, patetici, la cui attività sessuale non è meno compulsiva nè meno demente di quella degli omosessuali di cui sopra.
La giornata è sempre e per tutti fatta di 24 ore. Un'attività sessuale perseguita come scopo fondamentale dell'esistenza, perde inevitabilmente smalto, si riduce a pura meccanicità. Sottrae tempo, energie, risorse spirituali, volontà di bene. Che questa attività poi si eserciti con persone dello stesso sesso o dell'altro, non mi sembra che cambi nulla.
HH

La fede cristiana non si basa solo sulla Sacra Scrittura, ma anche sulla tradizione, sull'uso della ragione e sulla coscienza personale. Peraltro, all'interno del canone cristiano deve tenersi sempre presente che l'Antico Testamento va interpretato alla luce del Nuovo e non viceversa, facendo cadere tutto ciò che vi è di desueto o di contrastante con l'annuncio evangelico. L'interpretazione è necessaria per tutti i testi, non solo per i testi religiosi. Un testo non interpretato, non è neanche letto. L'interpretazione in genere più banale e grossolana è quella letteralista-fondamentalista, di cui il messaggio di quel prete è espressione. L'occhio e la mente di chi legge sono come accecati dalla lettera, che prevale su tutto. Ma, come dice S. Paolo: "Lo Spirito è vivo, la lettera uccide!". Bene ha fatto quel lettore a rispondere con ironia a tanta cecità.

Resta il fatto che sia per la religione cattolica sia per Freud l'omosessualità è una devianza dalla norma. Sociologicamente essa è tollerabile entro una certa misura. Se pretende di diventare norma, va fatto qualcosa per arginare il problema...

BENTORNATO, YORICK!!!!
HH

L'omosessualità è una devianza dalla norma. L'attività sessuale compulsiva, sebbene di orientamento eterosessuale, non è una devianza dalla norma, in termini medici?
HH

Sì, lo è pure.

Dunque il problema non è l'omosessualità. E' la povertà spirituale, l'assenza di senso, la meccanicità eretta a sistema emotivo. E via discorrendo...
HH

Smettiamola di ragionare solo per categorie!
Hh

Ma che c'entra, scusa? L'omosessualità come il sesso compulsivo sono delle devianze rispetto al sesso eterosessuale normale, ancorché meccanico e privo di sentimento...

"Non ragioniamo per categorie" è un bell'ossimoro, oppure una contraddizione in termini, fai tu.

La natura ci ha fatti in un certo modo: se due persone dello stesso sesso si amano, non possono avere di certo figli, e mi sembra ovvio che se tutti facessero in questo modo la razza umana si estinguerebbe.
Comunque sia, se al giorno d'oggi l'omosessualità è considerata (da molti) come qualcosa di brutto lo dobbiamo alla tradizione cristiana, o no?
Sta di fatto che nell'antica grecia avere dolci compagnie con una persona dello stesso sesso (possibilmente giovane e bella) era una cosa più che normale, però non vorrei trarre conclusioni affrettate. Per piacere chiaritemi questo dubbio.