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Messaggio  Yorick Lun 14 Dic 2009 - 22:17

11/12/2009, h 07:00:
per la prima volta in Occidente appare su un giornale a diffusione nazionale un articolo di denuncia della Truffa Monetaria. Il giornale è Il Giornale, appartenente a Paolo Berlusconi (leggasi Silvio Berlusconi). Che sceglie con questo gesto di mettersi sulla scia di Lincoln e Kennedy e numerosi altri statisti uccisi dai Padroni della Moneta.

13/12/2009, h 18:00:
uno psicolabile lancia in faccia a Berlusconi, dalla distanza di due metri, una statuetta del Duomo, provocandogli una lesione del setto nasale, una ferita esterna ed interna e un'abbondante perdita di sangue.

Meditare.

Ecco il testo dell'articolo:

Abbiamo ricominciato a tremare per le banche. Abbiamo ricominciato a tremare addirittura per gli Stati, a rischio di fallimento attraverso i debiti delle banche. Si è alzata anche, in questi frangenti, la voce di Mario Draghi con il suo memento ai governanti: attenzione al debito pubblico e a quello privato; dovete a tutti i costi farli diminuire. Giusto. Ma l’unico modo efficace per farli diminuire è finalmente riappropriarsene. Non è forse giunta l’ora, dopo tutto quanto abbiamo dovuto soffrire a causa delle incredibili malversazioni dei banchieri, di sottrarci al loro macroscopico potere? Per prima cosa informando con correttezza i cittadini di ciò che in grande maggioranza non sanno, ossia che non sono gli Stati i padroni del denaro che viene messo in circolazione in quanto hanno delegato pochi privati, azionisti delle banche centrali, a crearlo.

Sì, sembra perfino grottesca una cosa simile; uno scherzo surreale del quale ridere; ma è realtà. C’è stato un momento in cui alcuni ricchissimi banchieri hanno convinto gli Stati a cedere loro il diritto di fabbricare la moneta per poi prestargliela con tanto di interesse. È così che si è formato il debito pubblico: sono i soldi che ogni cittadino deve alla banca centrale del suo paese per ogni moneta che adopera. La Banca d’Italia non è per nulla la «Banca d’Italia», ossia la nostra, degli italiani, ma una banca privata, così come le altre Banche centrali inclusa quella Europea, che sono proprietà di grandi istituti di credito, pur traendo volutamente i popoli in inganno fregiandosi del nome dello Stato per il quale fabbricano il denaro.

Ha cominciato la Federal Reserve (che si chiama così ma che non ha nulla di «federale»), banca centrale americana, i cui azionisti sono alcune delle più famose banche del mondo quali la Rothschild Bank di Londra, la Warburg Bank di Berlino, la Goldman Sachs di New York e poche altre. Queste a loro volta sono anche azioniste di molte delle Banche centrali degli Stati europei e queste infine, con il sistema delle scatole cinesi, sono proprietarie della Banca centrale europea. Insomma il patrimonio finanziario del mondo è nelle mani di pochissimi privati ai quali è stato conferito per legge un potere sovranazionale, cosa di per sé illegittima negli Stati democratici ove la Costituzione afferma, come in quella italiana, che la sovranità appartiene al popolo.

Niente è segreto di quanto detto finora, anzi: è sufficiente cercare le voci adatte in internet per ottenere senza difficoltà le informazioni fondamentali sulla fabbricazione bancaria delle monete, sul cosiddetto «signoraggio», ossia sull’interesse che gli Stati pagano per avere «in prestito» dalle banche il denaro che adoperiamo e sulla sua assurda conseguenza: l’accumulo sempre crescente del debito pubblico dei singoli Stati. Anche la bibliografia è abbastanza nutrita e sono facilmente reperibili sia le traduzioni in italiano che i volumi specialistici di nostri autori. Tuttavia queste informazioni non circolano e sembra quasi che si sia formata, senza uno specifico divieto, una specie di congiura del silenzio.

È vero che le decisioni dei banchieri hanno per statuto diritto alla segretezza; ma sappiamo bene quale forza pubblicitaria di diffusione la segretezza aggiunga alle notizie. Probabilmente si tratta del timore per le terribili rappresaglie cui sono andati incontro in America quegli eroici politici che hanno tentato di far saltare l’accordo con le banche e di cui si parla come dei «caduti» per la moneta. Abraham Lincoln, John F. Kennedy, Robert Kennedy sono stati uccisi, infatti (questo collegamento causale naturalmente è senza prove) subito dopo aver firmato la legge che autorizzava lo Stato a produrre il dollaro in proprio.

Oggi, però, è indispensabile che i popoli guardino con determinazione e consapevolezza alla realtà del debito pubblico nelle sue vere cause in modo da indurre i governanti a riappropriarsi della sovranità monetaria prima che esso diventi inestinguibile. È questo il momento. Proprio perché i banchieri ci avvertono che il debito pubblico è troppo alto e deve rientrare, ma non è possibile farlo senza aumentare ancora le tasse oppure eliminare alcune delle più preziose garanzie sociali; proprio perché le banche hanno ricominciato a fallire (anche se in realtà non avevano affatto smesso) e ci portano al disastro; proprio perché è evidente che il sistema, così dichiaratamente patologico, è giunto alle sue estreme conseguenze, dobbiamo mettervi fine. In Italia non sarà difficile convincerne i governanti, visto che più volte è apparso chiaramente che la loro insofferenza per la situazione è quasi pari alla nostra.

Fonte > Il Giornale | 11 dicembre
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Messaggio  Hirundo Hiberna Lun 14 Dic 2009 - 23:43

Yorick ha deciso di non farmi dormire stanotte...!
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Messaggio  Hirundo Hiberna Lun 14 Dic 2009 - 23:53

Giusto per avere qualche elemento in più...!
https://www.youtube.com/watch?v=8UH1mytL1Jw&feature=player_embedded
HH
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Messaggio  Hirundo Hiberna Mer 16 Dic 2009 - 0:25

Quando ho visto Berlusconi sanguinante fra la folla, ho provato nei confronti del suo attentatore esattamente la stessa rabbia e lo stesso disgusto che provo quando sento parlare lui. Né più né meno.
Per quanto mi riguarda, trovo difficile e quasi impossibile valutare l'affidabilità di un politico basandomi esclusivamente sul suo operato che posso conoscere in modo parziale e sempre troppo frammentario.
Conoscere i fatti, saperli valutare correttamente e senza fraintendimenti è impossibile già quando i fatti direttamente ci riguardano e abbiamo sottomano documenti, elementi, facce, mani, presenze, etc. Figurarsi che significa valutare cose che ci si presentano a spizzichi e mozzichi, in cui il sommerso è assai più di quel pochissimo che possiamo sapere, fatti che solitamente nel momento stesso in cui ci vengono forniti, sono già soggetti ad un'interpretazione.
Personalmente non riesco proprio a condividere un giudizio su un Berlusconi che addirittura tu, Yorick, mi metti fra i martiri e traggo la mia valutazione da un ragionamento semplice semplice: da una persona che esprime una visione della vita scadente, che non ha chiaro il confine fra la legalità e l'illegalità, uno che si tiene in casa Mangano, e cambia la Costituzione per farsi i fatti suoi non potrà mai venire nulla di buono. Tutto qui. Io preferisco fidarmi della persona che delle sue azioni, la cui logica non potrà mai essere oggettivata del tutto o per tutti.
Se non ricordo male, nella Repubblica di Platone si parla del fatto che chissà perché l'Ingiustizia è di norma più forte della Giustizia. Sempre se non ricordo male, Platone non risolve la questione. Io avanzerei magari un'ovvietà: l'Ingiustizia è sempre più forte perchè fa perno sull'interesse personale e istintuale, la Giustizia su quello collettivo e razionale, implica cioè un atto volontaristico. Ora pensaci bene, Yorick, ma secondo te a Berlusconi che c'ha pure settant'anni, chi gliela dà tutta questa energia per resistere e battagliare e lottare? Pensi veramente che gli derivi da un vivo senso della giustizia? Dalla sua visione populista? Dalla volontà di togliere ai privati e alle banche lo strapotere di inventarsi denaro che non esiste?
Che poi Berlusconi voglia colpire il signoraggio, sarà pure vero. Ma allora forse ti dovresti chiedere per quale altro interesse più grande lo fa.
E insomma, Berlusconi Cesare o Catilina? That is the question....!
Ma davvero, Yorick, vuoi trascinare il forum in una discussione del genere????
HH

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Messaggio  Yorick Mer 16 Dic 2009 - 1:55

Non si possono giudicare le persone, men che meno le intenzioni. E che siamo Dio? L'unica cosa che possiamo cercare di decifrare sono brandelli di fatti. A quelli dobbiamo attenerci. Il fatto che vedo è che questo governo, in questi ultimi tempi, soprattutto attraverso i suoi due migliori ministri (Tremonti - Maroni) si sta battendo per l'Italia contro i poteri forti internazionali (banche, massoneria, illuminati, finanza angloamericana e giudaica), meglio di come (non) ha fatto la pseudo-sinistra negli ultimi 15 anni (privatizzazioni forsennate, devastazione del mercato del lavoro, ingresso forzato nell'euro, liberismo senza limitismo, tassazione alle stelle, parassitismo pubblico ecc. sono tutte politiche della pseudo-sinistra degli ultimi quindici anni). Non aggiungo altro. Solamente che questo criminalizzare le persone, pensare che nessuno possa cambiare, che le intenzioni degli altri sono sempre impure (quelle nostre mai) è tipico del peggior giacobinismo, la più disumana e anticristiana delle ideologie.
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Messaggio  Yorick Mer 16 Dic 2009 - 2:01

Cesare realizzò quello che Catilina voleva fare. Catilina fu fatto fuori prima, Cesare un po' troppo tardi. Non capisco l'alternativa. L'alternativa semmai è Cicerone-Catilina. Tu da che parte staresti?
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Berlusconi come Lincoln e Kennedy? Empty La congiura di Yorick

Messaggio  Hirundo Hiberna Mer 16 Dic 2009 - 16:54

Cicerone, ma poi lo sai bene che esistono diverse scuole di pensiero in merito, è l'uomo delle istituzioni, del rifiuto dei personalismi. Catilina no. Dunque chiedo a te da che parte stai!
Catilina era un sovversivo, si circondava di gentaglia, non aveva alcun rispetto delle istituzioni e faceva promesse demagogiche e populiste. Cesare fu sempre sospettato di voler sovvertire le istituzioni, ma quando potè farlo non lo fece e se fu una scelta di facciata, fatto sta che non lo fece. Cesare non si mise con la nobiltà parassitaria e diseredata la cui protesta si saldava al malcontento della plebe, per fare le scarpe all'oligarchia senatoria, Catilina sì. Ma Catilina lottava contro l'oligarchia senatoria, cioé i cosiddetti poteri forti, secondo te. Ma allora dillo: stai dalla parte di Catilina!
Agiamo metodologicamente in modo diverso. (E figurati!). Io preferisco una valutazione sintetica, tu una analitica. Tu guardi ai fatti uno per uno e ne trai conclusioni. Io credo che i fatti sono passibili di troppe interpretazioni e preferisco osservare la persona, la visione morale che esprime, il contesto delle persone di cui si circonda, il progetto di vita che incarna e meglio ancora l'opzione che il modello culturale che egli rappresenta, costituisce per tutti coloro che lo prendono a modello di riferimento: gli Italiani.
L'operato politico lo valuto con maggiore difficoltà, anche se naturalmente ha una grandissima importanza e negarlo sarebbe puramente idiota. Dico solo che mi confnde più di quanto non mi agevoli ai fini di una valutazione ferma. Troppe decisioni politiche sono prese per ragioni che risalgono a dinamiche spesso impossibili da rintracciare.
Ma com'è finita? Tu sei machiavellianamente l'uomo della Realpolitik e io sono diventata .... un'idealista?????
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Messaggio  Raffaele Trovato Mer 16 Dic 2009 - 19:03

Io credo che associare l'incidente di Berlusconi alla sua politica economica sia una mossa azzardata visto che l' "attentato" ,se vogliamo chiamarlo cosi, è stato commesso da uno psicolabile magari influenzato dal clima sociale che i media,da quelli del nostro caro premier a quelli di opposizione,diffondono ogni santo giorno e si rischia di dare l'impressione di chi cerca qualcosa che in realtà non esiste.
In questo topic,inoltre, si è parlato di cambiamento e vorrei rispondere alla seguente affermazione:
pensare che nessuno possa cambiare
ma come facciamo a credere che questo vecchietto di settant'anni possa cambiare? in quanti processi è accusato? quante schifezze ha combinato per arricchirsi? e quante per farla franca? La prima iniziativa del ministro della giustizia non è stato forse il lodo Alfano che permetteva a Berlusconi di non essere processato? potremmo anche parlare della Mondadori, di come Berlusconi abbia corrotti i giudici, del caso Mills, delle tangenti, dei rapporti con la mafia,delle escort e molte altre cose ancora. Può veramente cambiare e intraprendere una politica che vada contro i colossi bancari a favore della collettività?
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Messaggio  Yorick Mer 16 Dic 2009 - 21:04

Alcune risposte provocatorie, more solito, a HH e a Raffaele.

Il ritratto di Catilina che fa HH è preso di petto da Cicerone. E' come se per avere un ritratto equilibrato di Berlusconi ci si affidasse a Travaglio. Io, comunque, se dovessi buttare giù dalla torre Cicerone o Catilina, butterei Cicerone.

Per quanto riguarda i pazzi squilibrati anche Lincoln e Kennedy, guardacaso, furono uccisi da pazzi squilibrati...

Per quanto riguarda il cambiamento. Non mi interessa che Berlusconi cambi come persona, interiormente, che si redima, che si rifaccia una verginità e tutte queste cose belle. A me interessa che il suo governo negli ultimi tempi sta facendo una politica per il popolo italiano molto più efficace di tutto lo schifo che si è visto negli ultimi 15 anni. Mi riferisco agli accordi energetici con Putin, Erdogan, Gheddafi; mi riferisco al controllo dell'immigrazione; alla lotta dura - ormai - contro lo strapotere bancario interno e internazionale, ecc. Nell'attuale drammatica situazione storica è meglio che quello che altri prospetterebbero. Soprattutto non mi va di essere governato da un banchiere (leggasi Draghi), che ha lavorato per la Goldman Sachs, che nessuno ha mai votato né voterebbe, che non fa gli interessi dell'Italia ma dei poteri forti internazionali. Ma le manovre di questi ultimi mesi (da maggio in avanti) sono tutte volte a far cadere il governo e sono pilotate da fuori Italia. Chi si presta a questo gioco, secondo me, in questo momento, tradisce il Paese. Per il resto sapete che non ho votato questo governo, anzi che non ho proprio votato nelle ultime due elezioni, da quando è in vigore una legge truffa che falsifica completamente la libera espressione della volontà popolare. Ma questo, mi rendo conto, è un altro discorso.
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Messaggio  Hirundo Hiberna Mer 16 Dic 2009 - 21:36

Deciditi, Yorick: o dici tappiamoci il naso e teniamoci questo governo perchè non vedo ricambio possibile; o dici bello chiaro che Berlusconi è un eroe non che è il meno peggio, ma che è esattamente quello che tu vuoi che sia un politico. Del recupero della verginità di Berlusconi, non ha parlato proprio nessuno. Scusa, devo vomitare....! silent
Anche Mussolini in quel momento storico era il migliore possibile. Era il male minore, rispetto al pericolo rosso. E dillo, dài, dillo, Yorick!
Però, per favore, smettila di farci dire che questa sinistra invece è migliore. Questo lo hai detto solo tu.
Ma poi guarda, Berlusconi mi fa pure litigare con te! Bleah!
In ogni caso partiamo da premesse diverse. I fatti sono sempre piccole parti di un tutto irrintracciabile. Contano enormemente, ma non bastano anche perché sono contraddittori e originano da dinamiche di interazione che quasi sempre non si possono, spesso proprio non si devono oggettivare. Ci sono fatti generati dalla cosiddetta opportunità politica, e vàlli a spiegare! Allora forse non è trascurabile attivare altri strumenti conoscitivi. A occhio e croce la persona esprime un determinato contesto, un progetto, un'idea della politica e della vita. Si circonda di certe persone, incarna un modello culturale etc. etc. Cose che sono anch'esse dei fatti, mi dirai. Giusto, dico io. Allora vanno valutati insieme agli altri fatti. Platone teorizzava uomini d'oro. Uomini colti al governo dello Stato. Uomini con un'idea alta della politica. Il che non significa affatto confinarli in una dimensione idealistica che costringe all'inazione.
Berlusconi non ha mica torto su tutto, Yorick! E come potrebbe? E' statisticamente impossibile. Chiunque fa cose giuste e cose sbagliate. Ma se valuti ogni fatto sarà sempre la parte al posto del tutto. Io faccio una valutazione meno scientifica, ci vado a occhio e croce, alla femminina. Ti farà ridere, ma da buon filosofo dovresti ammettere che ci sono molti modi per conoscere le cose e non uno solo che è il tuo: scientifico. Ora, caro Yorick, scriverai un intervento micidiale. Di quelli con i fuochi d'artificio, ma tratterrai gli improperi perché mi vuoi bene e perché ti ispiro la tenerezza che fanno i fanciulli, gli oligofrenici e i mentecatti.
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Messaggio  Giovanni T. Mer 16 Dic 2009 - 22:10

Mi affascinano parecchio le vostre opinioni circa l'attuale politica. Non sarebbe il caso di approfondire ulteriormente? Anche perchè l'opinione pubblica è concentrata sulla scuola, la disoccupazione e la crisi economica generale. Il prof. Salerno invece sta mettendo in luce aspetti molto interessanti che io, da ignorante, ancora non riesco a decifrare. Seguirò intesamente questa discussione sperando che porti a conclusioni intreressanti!!!

Giovanni T.

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Messaggio  RED OR Mer 16 Dic 2009 - 23:14

Stavo leggendo il Discorso con cui Nelson Mandela nel 1962 messo sotto processo dalle leggi Sudafricane, ricusava e contestava, in aula, il diritto della Corte a pronunciarsi sul suo caso.
E' un discorso molto bello, fermo ed efficace. Ha qualcosa in comune col discorso che tenne Emmeline Pankhurst nel 1903 per protestare contro l'escusione delle donne dai diritti di voto.
In entrambi si pronuncia una parola di sovversione che rovescia le leggi e non si sottomette alle leggi. Possiano dire che viene svolto un discorso che è l'esatto opposto di quello che Socrate svolge nel Critone. Si pone il dubbio sulla legittimità della legge e nel caso di Nelson Mandela si discute persino sulla legittimità del giudice. E lo si fa con assoluta logica. Addirittura Mandela ha anche delle affermazione di stima personale nei riguardi del giudice che lo dovrà giudicare. Il suo è un discorso non emotivo ma razionale.
Ecco, mentre leggo le frasi sobrie e ferme di Mandela mi viene il dubbio...
ma se Berlusconi avesse ragione ? Berlusconi come Mandela, vittima perseguitata per la libertà. L'impressione dura poco, però. Mi sovviene la ferocia di Ghedini e l'ottusa faziosità degli altri prezzolati suoi mastini. Quello che mi ferma alla soglia dell'analogia è una questione di stile. No, la prosa di Mandela è già idea, idea che dura ventisette anni di carcere. La retorica berlusconiana, è strumentale da un interesse privato e lo si vede nella rozzezza dei modi (Berlusconi meno male che ci sei ?!?) e nella mancanza di generosità.
Vogliamo poi parlare della Banza Mediolanum ? mica è una banca etica. E' una banca legata ad investimenti nei settori finanziari mondiali.
E Kennedy ? non John ma suo fratello Robert, ammazzato pure lui, nel 1966
prununcia un discorso memorabile in Sud Africa sui diritti e sul concetto di libertà Occidentale. Me lo vado a leggere. Questi democratici americani hanno un'arte oratoria travolgente ed una ispirazione coinvolgente. E' un bellissimo discorso sulla giustizia e sulla gioventù. In questo discorso spira un senso globale e mondiale d'umanità degno della migliore filosofia. E allora. Le parole non sono ancora quelle berlusconiane ? ottimismo, libertà, persona, coraggio....Ci penso un po'. E poi ancora mi ricordo dell'ingombrante ego del Premier del suo narcisismo crapulone, del lettone di Putin e degli amici dittatorelli in giro per il mondo dalla libia alla bielorussia. No, non scherziamoci, dai. Gheddafi non è Krusciof. E' la prosa e lo stile del discorso a fare ancora la differenza prima degli stati di cose correlati.
Io pretendo che Berlusconi con la sua maggioranza governi. Ma lo prendo per quello che lui stesso mostra di essere: la parodia cabarettistica e ridanciana della bella vita italiana.

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Messaggio  Hirundo Hiberna Mer 16 Dic 2009 - 23:53

E dunque tu, Yorick, sei un populista....! Razz
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Messaggio  Yorick Gio 17 Dic 2009 - 0:01

Ringrazio Red Or per essersi iscritto/a e per gli interessanti spunti che ha proposto. Anche gli altri intervenuti sono riusciti a tenere alto il livello della discussione senza scadere in tifoserie pro o contro, finora. Spero che altri ancora possano unirsi alla discussione con lo stesso stile. Personalmente, se parliamo di grande retorica e alti ideali, vorrei ricordare che sono uno dei sostenitori della proposta di intitolare la nostra scuola al grande scienziato, letterato e uomo politico catanese Concetto Marchesi: i cui discorsi sotto il fascismo, alla costituente e in parlamento sono un faro per tutti. Il problema è che oggi non ne abbiamo di questi uomini. A destra e a sinistra. Per non parlare del centro. E neanche di sopre, di sotto... Piuttosto però che interrogarmi se sono peggio quelli che vanno a escort, quelli che vanno a trans o i fini farisei immacolati sepolcri imbiancati, mi interrogo sul momento storico e politico drammatico (a livello mondiale e in particolare nel nostro paese) e mi rispondo dicendomi che in questo momento è meglio che questo governo resti saldo e che tutto quello che certi poteri cercano di fare per farlo cadere con spallate pseudo-giudiziarie (per me l'aggressione premeditata e architettata del caso Spatuzza è peggiore di quella dello psicolabile a Milano), rivoluzioni colorate (manco fossimo l'Ucraina), comunicati dall'alto colle o dal governatore della Banca d'Italia mi puzza di bruciato, mi puzza di illuminati, mi puzza di s i o n i s m o internazionale, mi puzza di Goldman. Tutte cose di cui molti sanno poco, mi rendo conto, ma che forse faremmo bene a far conoscere meglio. Tutto qui. Non voglio fare l'apologia di Berlusconi. Anche se, continuando di questo passo finirà per divenire veramente un martire e un eroe. Ci stanno riuscendo, và...
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Messaggio  Hirundo Hiberna Gio 17 Dic 2009 - 0:25

Berlusconi: Cesare o Catilina? VERRE.
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Messaggio  Yorick Gio 17 Dic 2009 - 16:19

Semplicistico.
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Messaggio  Hirundo Hiberna Gio 17 Dic 2009 - 18:23

Semplice.
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Messaggio  Raffaele Trovato Gio 17 Dic 2009 - 18:36

In effetti Verre gli si addice di più
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Berlusconi come Lincoln e Kennedy? Empty Re: Berlusconi come Lincoln e Kennedy?

Messaggio  Didì Dom 10 Gen 2010 - 13:32

Yorick ha scritto:Semplicistico.
Onestamente a me ricorda tanto Mussolini: ha lo stesso carisma e purtroppo qualunque cosa egli dica anche la più stupida riesce a farla diventare oggetto d'interesse Shocked .. di questo passo ritorneremo alla dittatura Sad
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Berlusconi come Lincoln e Kennedy? Empty Re: Berlusconi come Lincoln e Kennedy?

Messaggio  Hirundo Hiberna Dom 10 Gen 2010 - 23:06

Ritorneremo?
silent
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Berlusconi come Lincoln e Kennedy? Empty Una sistematica acquisizione delle battaglie storiche

Messaggio  Hirundo Hiberna Gio 4 Feb 2010 - 0:04

La classe operaia vota Berlusconi, addomesticata da anni di reality e talk-show.
Il posto fisso è la nuova filosofia del Governo Berlusconi.
Il rifiuto dell'antisemitismo è appannaggio del Berlusconi che sogna Israele in Europa.
Il sostegno ai Palestinesi è un imperativo di Berlusconi.
Il biasimo verso il signoraggio è espresso da Berlusconi.
Cosa è rimasto ideologicamente di Sinistra?
HH
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