Due piccioni con una fava

Magliette come queste vengono vendute presso gli spacci militari dell'esercito israeliano, secondo questa fonte: Philip Weiss, «Racist and sexist Israeli military shirts show the mindset that led to war crimes in Gaza», Mondoweiss, 20 marzo 2009.

Nella maglietta a destra si vede un mirino che inquadra una donna palestinese (araba) incinta. La scritta in inglese dice: "Due piccioni con una fava".
Mi raccomando, non vi permettete di criticare la politica del governo di Israele, se no qualche anima pia potrebbe "giustamente" accusarvi di razzismo. Tenete per voi questa cosa e vomitate di nascosto nel vostro bagno.

L'efferatezza è di tutti i popoli contro tutti coloro che sono ritenuti nemici. L'efferatezza è dell'uomo contro un altro uomo e in ogni tempo. E' possibile che i Palestinesi si esprimano in modi simili contro gli Israeliani. Con una ricerca sul web in tal senso, chissà cosa verrebbe fuori!
Non sto dicendo che gli Israeliani siano da difendere, dico solo che non è un dettaglio così parziale della verità storica che può fare la verità storica. Né, del resto, la posizione assunta da Yorick contro Israele è il frutto di un'analisi di dettagli di questo genere. E' chiaro che essa scaturisce da un'analisi storica ben più profonda, di cui le magliette israeliane sono al più un'icona.
HH

Se l'esercito palestinese permettesse di far vendere nei suoi spacci interni alle caserme magliette di tal genere ma di segno opposto, lo sapremmo a reti unificate mondiali, sarebbe su tutta la carta stampata internazionale e il popolo arabo sarebbe esposto al ludibrio globale per anni. Lo stesso, se una cosa del genere, putacaso, accadesse in un qualunque paese occidentale. In Israele invece si può tranquillamente inneggiare all'uccisione di donne incinte e nessuno deve sapere nulla e questa cosa può essere presentata solo su siti visitati da qualche centinaio di persone a rischio anche grave di chi le espone, solo perché dei coraggiosi soldati dissidenti hanno consentito una diffusione clandestina delle immagini. Inoltre, non si tratta di efferatezza umana. Si tratta del fatto che loro si sentono una razza superiore a cui tutto è concesso, mentre tutti noi (gentili e arabi) per loro siamo solo "animali parlanti" Il tuo post precedente ha un profilo di politically correct che dal mio punto di vista è la rovina del nostro mondo. Perché nessuno ormai prende posizione netta su nulla, bisogna essere sempre equilibristi su tutto. Già il solo insinuare che da una ricerca sul web chissà cosa verrebbe fuori contro gli israeliani, confonde le acque e attutisce il profilo di gravità inaudita di quanto io ho esposto. Non stiamo parlando di qualche invasato che su un qualunque sito scrive follie contro gli ebrei. Stiamo parlando dell'esercito regolare di uno stato che si vanta di essere l'unica democrazia del Medio Oriente, quando invece sta diventando giorno dopo giorno sotto gli ultimi governi uno stato razzista, che pratica la pulizia etnica e che la propugna a livello ideologico al più alto dei suoi livelli.

L'obiezione che faccio io è "da avvocato del diavolo", ovviamente. Niente di più ovvio, in presenza di un unico documento storico, che negare la validità della tesi che esprime. L'intervento successivo di Yorick, che come ho già chiarito trae la sua visione delle cose da un'analisi di una miriade di documenti di cui questo non è che il più "pittoresco", si rivela utilissimo a controbattere l'obiezione che si presentava come la più ovvia.
Immaginate di non averci mai capito molto del conflitto arabo-israeliano (non vi sarà poi difficile, magari!). Immaginate che a un certo punto qualcuno vi sventoli sotto al naso una di quelle magliette e le adduca a prova della sua visione del conflitto. A quel punto magari qualcuno di voi chiederebbe se anche l'altro popolo può esprimersi con questa stessa violenza. Non è così, vi dice quel qualcuno e vi spiega perché, indicandovi il modo di rintracciare una verità oggettiva a proposito di un tema così caldo e su cui, relativismo dei nostri tempi!, si è detto tutto e il contrario di tutto. Capire perchè non è possibile che i Palestinesi, e men che meno l'esercito, abbiano la stessa "libertà di espressione" degli Israeliani è fondamentale per consegnarvi un giudizio storico oggettivo e fornirvi ulteriori strumenti critici, utili a concepire autonomamente altre verità storiche. Quanto al Politically Correct di cui mi taccia, me l'aspettavo e comunque mi sembra che Yorick sia stato un po' avventato. Ne facevo un fatto metodologico, tendevo a scongiurare un giudizio di faziosità e a fornire l'occasione per chiarire le ragioni obiettive della propria visione delle cose. Inoltre io di ammorbidire i toni verso Israele non avevo nessuna intenzione, anzi! Volevo che il giudizio sul suo operato scaturisse ancor più dall'evidenza dei fatti e che non sembrasse il frutto di una visione parziale.
Non ringraziarmi, Yorick, darti l'occasione di sottolineare l'oggettività della verità storica di cui ti fai portavoce è stato un piacere!

Che orrore ... invece di considerarsi fratelli si combattono tra di loro, più che una guerra per la padronanza del territorio, questa, è diventata una vera e propria guerra razzista, mirata solo ed esclusivamente al massacro della popolazione avversaria!!!
Ho linkato un'altra foto di un soldato israeliano: